IERI:(Da carinola.net del 18.03.2014)La sera della vigilia di San Giuseppe è sicuramente il momento dell’anno più sentito nella frazione di Cascano
di Sessa Aurunca. Fibrillazione e grandi emozioni tra gli organizzatori per l’accensione dei caratteristici fuochi, che quest’anno hanno rischiato, per le severissime norme della legge che regola l’accensione dei falò, di non poter fare da scenario all’intera manifestazione, privandola della sua caratteristica più importante.
Nel momento in cui in Chiesa viene elevato il SS. Sacramento per la benedizione suona la campana, che da il segnale per l’accensione dei fuochi posizionati lungo le vie.
Il primo ad essere acceso è proprio quello davanti la chiesa parrocchiale, dando il segnale per l’accensione degli altri e l’inizio della manifestazione.
Tutti gli abitanti del piccolo borgo sono in fermento dando accoglienza ai visitatori, i quali passeggiando tra i vicoli del paese, stazionando nei numerosi portoni aperti presso cui i privati offrono, a tutti coloro che si fermano e ne fanno richiesta, la cosiddetta “cuccetella” di San Giuseppe, un bicchiere di vino e la tipica “menestella”, una minestra composta da ceci e fagioli.
Numerose le persone che già da lunedì affollavano Cascano: non sono solo abitanti del luogo, ma per l’occasione molti cascanesi residenti altrove per motivi di lavoro, ritornano per onorare il Santo e la tradizione, ma tantissimi provengono anche dai paesi limitrofi per incontrarsi, ritrovarsi e trascorrere piacevoli momenti con amici e parenti intorno ai grandi falò fino a notte inoltrata. Ci si rincontra poi il giorno seguente per la processione dell’effige di San Giuseppe, che viene portata in processione tra le vie del paese per la benedizione del Santo.
In occasione di questa importante festività l’Associazione Culturale La Cannata, che opera proprio a Cascano, ha indetto un concorso fotografico “Valori e Tradizioni” a cui tutti i fotografi o semplici appassionati potranno partecipare.
OGGI:Nulla come prima tranne la parte religiosa che resta solenne e probabilmente qualche “bancarella di dolciumi e spezie, chissà?
