In questi giorni di sperata fine della pandemia e di strade letteralmente “lazzeriate” da incredibili e per me inspiegabili continui scavi e rifacimenti che ricordano tanto il vecchio adagio che “a fravecà e sfravecà nun se perde mai tiempo” tra l’altro contraddetto da quanto andrò ad esporre di seguito, tornando da Sessa e dovendo andare a Carinola, imboccai la Selleccola, tante curve ma con pavimentazione è in buone condizioni per evitare le buche ed il percorso accidentato della provinciale 44 specie nel tratto bivio di San Donato Carinola, tratto che unitamente alla confluente provinciale 77 sono le strade che sembrano essere le più interessate a eterni lavori di ristrutturazione !

Qui tanti nostri concittadini vennero stipati in attesa di essere portati alla stazione ferroviaria di Sparanise in occasione della deportazione Settembre del 1943, ho pensato mentre guidavo.

Ho però pensato anche al periodo delle cosiddette balle di Monnezza ma anche e soprattutto alla Base Nato Proto che nessuno avrà dimenticato nonostante siano più di dieci anni che non se ne parla, dalla visita e dalla pubblicazione del video di Sergio Nazzaro e che anzi andrebbe finalmente chiarito a chi spetta l’incipit o la scintilla per partire con una idonea programmazione e/o con redazione deposito di conseguente progetto che proprio in questo periodo beneficerebbe se ho ben capito, almeno credo e spero anche di un finanziamento a carico dello Stato a norma dell’ultimo decreto ministeriale.

La Base NATO dismessa non è l’Araba Fenice che ci sia ognun lo dice ma dove sia nessun lo sa! Quindi diamoci da fare e senza frapporre indugio, come dicevano i nostri antenati romani!