Da azienda di Schiavone-Sandokan a scuola e centro culturale
eni confiscati
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero saranno presenti al taglio del nastro del bene confiscato alla famiglia di Francesco Schiavone “Sandokan” e ristrutturato a Grazzanise. Si tratta di un’azienda agricola e zootecnica per anni nelle mani della camorra che diventerà un istituto di istruzione superiore con indirizzo Agrario e anche Centro culturale e di formazione intitolato al carabiniere Baldassarre Nero. Ad annunciarlo è il sindaco di Grazzanise Enrico Petrella che con De Luca e Olivero darà l’impulso per una nuova vita del bene strappato nel 2002 al clan dei Casalesi. “L’acquisizione dell’azienda confiscata alla famiglia del camorrista Francesco Schiavone e la sua trasformazione in istituto scolastico superiore, sezione del “Falco” di Capua, si lega a doppio filo con il riscatto di un intero territorio, passando attraverso il Comune che amministro e raggiungendo il richiamo alla legalità dei fatti, non solo delle parole”, spiega il sindaco Petrella che ha parlato di “amministrazione collaborativa con gli altri enti, come la Regione, e del Comune come cardine dell’azione politica territoriale” durante l’annuncio della rinascita della struttura, un tempo simbolo di morte e oppressione. “Il 2 maggio è prevista l’inaugurazione dei nuovi laboratori per casari e del Centro per la formazione delle coscienze e dei mestieri – continua il primo cittadino Petrella – dedicato al luogotenente Baldassarre Nero, medaglia d’argento al valore dell’Arma dei carabinieri, morto di Covid.
Il taglio del nastro è previsto nel bene confiscato dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura Antimafia al capoclan, ora collaboratore di giustizia, Schiavone Sandokan”.
“Si tratta della vecchia azienda agricola appartenuta alla famiglia Schiavone – continua il sindaco – nel 2002 fu strappata dalle mani dell’ex boss e dal febbraio del 2008 è passata definitivamente allo Stato.
Da quel momento in poi abbiamo pensato a un riutilizzo sociale che potesse essere anche simbolico, credo che con la creazione di una scuola e di un polo di formazione possiamo essere fieri di esserci riusciti. Il fatto che questa rinascita coincida anche con il pentimento dell’ex “capo dei capi” del clan ci indica che la camorra è sulla strada della sconfitta”.
La riconversione del bene è costata un milione e mezzo di euro, cifra attinta dai Fondi Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale).
Un valore aggiunto lo ha dato sicuramente l’interessamento dell’assessore alla sicurezza e alla legalità della Regione Campania, Mario Morcone.
All’evento sarà presente il colonnello dei carabinieri Manuel Scarso, comandante provinciale dei carabinieri di Caserta.
“Il cambiamento di un popolo passa attraverso atti di coraggio e riconversione, questo è uno dei passi concreti che sono stati fatti verso la legalità con i fondi di sviluppo regionale”, ha dichiarato il presidente del consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero.
All’inaugurazione saranno presenti anche il capo della Procura di Santa Maria Capua Vetere Pierpaolo Bruni e il presidente del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Gabriella Casella.