LA FORTUNA INEGUAGLIABILE DEI CARINOLESI

Ma i vip (e i vippetti) hanno solo pargoli intelligenti, capaci, in gamba, sempre e comunque?
Forse per bilanciare i figli dei poveri cristi, che notoriamente non hanno un Dio che gli pone la mano sul capo e, quindi, sono inetti e incapaci di fare e di… pensare, soprattutto?

Allora salutiamo con sommo gaudio la fenomenale immissioni di figli, nipoti, discendenti vari, rampolli di clientes che, sotto l’illuminata guida (consolidata in più di 40 anni di splendida militanza politica, della quale vediamo i frutti che hanno reso Carinola un vero e unico Eden) di alcuni superstiti collaudati, si accingono a rinnovare i fasti dei loro padri e madri, generosamente ritiratisi (qualche malalingua dice “mandati a… quel paese) per favorire il ricambio generazionale e assicurare un ancor più luminoso avvenire al nostro comune!

Gliene siamo sommamente grati e lo diciamo, ovviamente, con animo commosso e fiducioso, del resto da grandi vitigni non possono che sortire grandi vini.

Sono riusciti a cogliere il fior fiore delle più brillanti menti (del resto queste menti le avevano in casa) locali, restringendo il campo a due sole liste, comprendenti, appunto, eterni luminari e novelle fiaccole di virtù.

A cosa sarebbe servita qualche altra compagine infarcita di velleitari e incapaci poveracci, buoni solo a elemosinare uno straccio di lavoro?

Stiano a casa, vadano a votare facendo il sogno di croce (e di tali segni noi miseri e incapaci ne facciamo tanti), sbalorditi nel vedere le condizioni superbe e perfette delle nostre strade, per non parlare di quelle del cimitero, vero esempio di giardino lussureggiante, e ancora: le tasse con le aliquote più basse dell’intero universo, il servizio idrico assolutamente perfetto, puntuale e continuo, e, soprattutto, il magnifico tenore di vita assicurato (con sacrifici immani e spirito di servizio da medaglia d’oro) da quei padri che ora si appartano, sapendo che la loro illustre prole saprà parimenti guidare Carinola verso traguardi che il mondo ci invidia e mai riesce ad eguagliare.

Somma gioia è quella di noi straccioni carinolesi nel constatare di vivere in un’oasi felice praticamente unica: il nostro futuro è in ottime mani.

Sarà doveroso tra qualche settimana andare tutti a deporre il nostro voto, per l’una o l’altra lista (tanto si equivalgono) e lo faremo perché questo è il dovere del buon suddito.
N. Aurilio

Scritto da:

NICOLA AURILIO

Nicola Aurilio
Nasce a Casale di Carinola, un paese del Casertano, in marzo del 1947. Prima dei cinque anni viene colpito da una grave forma di polio-
mielite, in seguito alla quale
subisce una serie di interventi chirurgici, prima a Bologna e poi a Firenze. Ricomincia a camminare con protesi ortopediche, fin oltre i 50 anni, poi anche questa parziale riabilitazione cessa di avere effetto. Tali condizioni impediscono di andare a scuola e impara a leggere e scrivere da puro autodidatta. Si appassiona molto all'enigmista, in tutte le sue varietà, e presto debutta come autore, con una preferenza per i giochi in versi (enigmi, sciarade, indovinelli, ecc.). Pubblica quattro volumetti di poesia. Collabora a vari periodici enigmistici e non, cura alcuni lavori di altri autori, specialmente in prosa. Con lo pseudonimo di Ilion, riporta moltissimi premi in concorsi enigmistici e alcuni anche in campo poetico.
Per oltre trent'anni gestisce l'unica edicola del suo paese.
Ora dà alle stampe questa sua fatica nel campo sfingico, nata in tre-quattro mesi, che fa seguito a un altro volume edito nel 2000.