Marco Melissa

La scalata all’Europa passa per Varsavia.

Il Napoli, dopo essersi guadagnato tre meritati punti nella sfida di andata, ha l’opportunità di raggiungere la vetta del girone C di Europa League proprio ai danni del

Legia Varsavia, attualmente in pole position.

Ma i polacchi non daranno strada tanto facilmente.

E’ vero che gli azzurri stanno attraversando un buon momento, sia sul piano del gioco che dei risultati. Quindi il morale è alto.

Ma gli ostacoli da affrontare non sono pochi: da una parte l’assenza di Osimhen, ancora alle prese con l’infortunio; dall’altra parte il dilemma che scaturisce dal doppio volto nascosto dei legionari polacchi, in crisi in campionato ma forti ed imprevedibili in campo europeo.

Procediamo comunque con ordine e passiamo all’analisi dello status delle contendenti alla Pepsi Arena.

NAPOLI ai blocchi di partenza

– Una battaglia sul filo dei nervi da combattere in una autentica bolgia polacca.

Il Napoli deve per l’ennesima volta mettere in campo tutto l’arsenale di cui è dotato. Compito più che arduo quello di Spalletti, per rivedere senz’altro i piani offensivi, vista l’assenza di Victor.

L’impostazione tecnico-tattica tendente a mantenere compattezza nella spinta d’attacco può risentire e non poco dell’assenza del nigeriano. Come visto anche recentemente, si rischia di perdere in termini di concretezza, di capacità nello spostare l’asse difensivo avversario per aprire varchi preziosi necessari a mettere nero su bianco.

Il tecnico toscano sa che può muovere varie pedine che, in questa fase del campionato, siano in grado di garantirgli qualità ed efficienza di reparto. Ecco quindi che ci si aspetta una serie di variazioni sul tema nei vari reparti.

A partire da Meret, che dovrebbe far rifiatare Ospina, fino a Juan Jesus che dovrebbe rimpiazzare Rrahmani in coppia centrale con Koulibaly, ancora con Di Lorenzo e Mario Rui ai lati.

Più complessa è la situazione da gestire a centrocampo: Demme dovrebbe dare il cambio ad Anguissa, affiancando Zielinski ed Elmas.

Dubbi Petagna-Mertens e Politano-Lozano.

Spalletti ha preso le misure ai polacchi nella sfida d’andata, ha capito che provocando densità sulla trequarti, raddoppiando alcune marcature sulle ripartenze e correndo maggiormente nella fase di copertura si riesce a spegnere sul nascere molto fuoco offensivo degli avversari. Ma la Pepsi Arena sarà un fattore da prendere in seria considerazione sul piano emotivo per tutta la gara.

LEGIA VARSAVIA ai blocchi di partenza

– Quinta sconfitta consecutiva e terzultimo posto in classifica in campionato.

Una situazione che lascerebbe intendere una situazione disastrosa.

Sarebbe il peggiore degli inganni.

Spalletti non può sottovalutare un gruppo che è in grado di cambiare completamente fisionomia, mordente e capacità tecnica in un batter d’occhio. Il neo tecnico Marek Golebiewski sta cercando di lavorare su vari aspetti della rosa allo scopo di far risalire la situazione in campionato. Il suo 3-4-3 è ancora in una fase embrionale in termini di coesione e sincronismi e non si sono intravisti, allo stato attuale, miglioramenti degni di nota, soprattutto sul piano morale.

Manca ancora capacità di controllo emotivo allo scopo di ribaltare determinate situazioni negative. Non va sottovalutato, però, il trio d’attacco Kastrati-Emreli-Muci.

I tifosi si aspettano grandi cose. La dirigenza è lungimirante e crede in questo gruppo, anche se il lavoro da fare è ancora tanto.

In sintesi, Varsavia diventa il crocevia di un obiettivo stagionale importante.

Non è una partita decisiva ma molto pesante sul piano degli “effetti collaterali”.

Per gli azzurri c’è la ghiotta occasione per fare il colpaccio e convincere i tanti scettici, che ancora animano l’ambiente partenopeo, della forza di questa squadra e della sua capacità di “parlare” costantemente come gruppo, compatto e solidale in ogni occasione.

Il Legia, dal canto suo, risponderà sicuramente con una prestazione da new age, per onorare l’impegno profuso dal nuovo allenatore e per confermare la pole position nel girone C.

Giocare a viso aperto potrebbe essere il leitmotiv della sfida e il Napoli dovrà indossare abiti non certo comodi per venire fuori a testa alta.

Come sempre, Avanti Azzurri, avanti…

Scritto da:

Vincenzo Ceraldi

Avvocato cassazionista blogger da oltre un ventennio innamorato della sua terra e della sua famiglia che lo corrisponde! Amministratore comunale dal 2003 al 2008.