Sostenuto dal partito #ForzaItalia e dai suoi rappresentanti locali e regionali, ho scelto di candidarmi alla carica di Sindaco della Città di
Mondragone perché credo nelle potenzialità di questa terra, che devono essere sviluppate, tutelate e sostenute da una politica libera dal compromesso, da alleanze e schieramenti ideologicamente diversi.
Il progetto che vogliamo presentare alla Città lo stiamo costruendo con i cittadini, raccogliendo le loro istanze, le loro idee e ascoltando i loro problemi.
E’ su queste basi che siamo sicuri di progettare un futuro per Mondragone, non costruito su programmi irraggiungibili ma su idee e valori intrinseci alla cittadinanza stessa.
Prima di ogni cosa, siamo interessati a capire Mondragone nei prossimi anni, che sviluppo può e deve avere. E’ noto a tutti che il territorio mondragonese ha tante potenzialità per articolare un’offerta turistica che possa competere con altre realtà ma è altrettanto noto che molte di queste sono inespresse; bisogna infatti sostenere l’organizzazione dell’offerta turistica, a partire dalla valorizzazione dei beni di interesse storico e culturale. E su questo fronte stiamo pensando di proporre alcuni interventi che possano consentire di avviare un processo di riqualificazione.
Altro elemento di cruciale importanza di questo territorio è la piccola e media impresa, agricola e commerciale. Su questo versante, siamo pienamente convinti che un’amministrazione responsabile deve farsi necessariamente carico di supportare le attività agricole e commerciali ai fini di una loro valorizzazione. Tutto questo, a partire da una necessaria riorganizzazione dei tributi locali e uno snellimento della burocrazia.
Non può mancare, in ogni caso, la dovuta attenzione alla tutela dell’ambiente, ad una virtuosa gestione del ciclo dei rifiuti e alla sicurezza urbana.
E’ da questi input concreti che vogliamo partire e proporre un futuro per questa città. Nei prossimi giorni, cominceremo a diffondere non un “programma” ma un progetto per una città migliore.
“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.
(Francesco D’Assisi)
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