Erano quasi le tre del mattino quando ho finito di vedere su Sky Sport un

incredibile excursus sulla vita del campionissimo che ha contribuito non poco alla conquista del titolo del campionato di calcio italiano di Serie A 2021/2022.

Una vera e propria opera d’arte tratto dal romanzo di Karl Lagerkranz “Io, Ibra” con attori bravissimi e quanto mai potete immaginare somiglianti ai reali protagonisti di questa storia del figlio di slavi immigrati in Svezia che sin da ragazzino e a partire dal 1992 è costretto a fare i conti con i genitori, che vivono separati e se lo contendono “al contrario” a vicenda.

La partecipazione al campionato under 19 di Svezia nella squadra del Malmoe e poi finalmente l’incontro con quello che lui definisce l’anti Luciano Moggi, cioè Mino Raiola (interpretato da un attore che gli somiglia come se fossero due gocce d’acqu
Poi è la scuola e non solo Preside e Insegnanti ma anche compagni di scuola che gli fanno trovare appiccicata al muro una sottoscrizione con tutte le firme per farlo cacciare!

Tutto trattato con garbo per la verità !

Tutto che sembra corrispondere alla realtà dei fatti, a far data dalla caduta di Ibra da un cassone metallico sul quale stava palleggiando per poi cadere a faccia in giù e fingersi svenuto o addirittura morto pensavano gli altri ragazzini!

Gli hobbies strampalati dei furti d’auto con abbandono delle stesse dopo pochi metri di percorso e conseguente cambio quindi di posizione con annessi e connessi!

E non dimentico di sottolineare che Slatan è nato il 3 Ottobre, come mia madre ma 59 anni dopo!