Il “disastro” dei Servizi Sociali
Comunicato stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune

Sono giorni di inchieste giudiziarie che vanno facendo emergere ipotesi di connessione tra il welfare e la criminalità organizzata. Siamo garantisti e non ci piacciono le condanne già emesse con l’avviso di garanzia. Ma dei limiti, dei guasti e anche dei lati oscuri del nostro welfare abbiamo detto tanto in questi anni. Fino a qualche giorno fa, quando abbiamo ancora una volta denunciato l’inerzia di Pacifico e della sua amministrazione nell’attivare i P.U.C.: https://giornalenews.it/archives/114805. Come accade sui rifiuti, anche sui servizi sociali -fateci caso- bazzicano da diversi lustri sempre gli stessi. Qualcuno è passato da Zannini padre a Zannini figlio- e quasi sempre a braccetto dei soliti gestori- senza lasciare alcuna traccia di cambiamento, di innovazione o di nuove politiche di welfare in grado di farla finita con il solito e becero clientelismo. L’AMBC ha insistito fino alla noia per cercare di far partire i Progetti utili alla collettività proprio perché potevano (e possono) rappresentare un cambio di passo nella gestione dei servizi sociali, nonché un nuovo paradigma di governo locale. “Se organizzati bene- ha scritto Roberto Rossini, ex Presidente nazionale delle ACLI e attuale Portavoce nazionale dell’Alleanza contro la povertà in Italia- i PUC possono essere un’opportunità per il Comune e per il beneficiario e rappresentare un effettivo valore aggiunto nei percorsi personalizzati di reinserimento lavorativo e sociale”. Stiamo ancora aspettando qualche giustificazione da parte di Pacifico: perché i PUC non sono partiti? Perché i tanti percettori di RdC a Mondragone non sono stati coinvolti in Progetti utili alla collettività? Si sono incaponiti nel non nominare nel 2017 un Assessore ai Servizi sociali, nel non potenziare adeguatamente un Settore sempre più strategico, nel perdere volutamente per strada Assistenti sociali, nello sfasciare l’area competente spappolandone le competenze tra quelle rimaste. E accumulando errori ed omissioni e veri e propri disastri amministrativi. Proprio mentre disagi e povertà aumentano esponenzialmente in città. Abbiamo già denunciato la “pochezza” e la disperazione di un’amministrazione comunale che riduce le utenze domestiche alla sola TARI al sol fine di “tenersi in cassa” la bellezza di 450 mila € ricevuti da mesi dal Governo per aiutare i cittadini in difficoltà a pagare le utenze domestiche (tutte e non solo la TARI) e onorare i contratti di locazione. E domani spediremo per pec un’altra segnalazione ai Ministri dell’Interno e dell’Economia e Finanze, al Prefetto di Caserta e alla Procura della Corte dei conti. Ma intanto continuano a tenersi in cassa tutti i soldi: quelli che hanno deciso di dare per il bonus spesa li tratterranno ancora per molti mesi (fino a quando dovranno rimborsare i commercianti), mentre dei 450 mila € che illegittimamente (e anche un po’ da “poveracci”, diciamocelo) hanno previsto di dare (trattenere?) per la TARI nulla ancora è dato sapere. Ma perché con la richiesta di ricevere i buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e di beni di prima necessità i cittadini non hanno potuto chiedere (con la stessa domanda) anche di ricevere un sostegno economico per il pagamento delle utenze o per il canone di locazione? Così come hanno fatto e stanno facendo tutti i Comuni. Perché sottoporre ad un aggravio procedurale i cittadini (e anche gli uffici), visto che presumibilmente i cittadini potenzialmente interessati al bonus spesa come all’aiuto per il pagamento delle utenze sono gli stessi? Per darvi il senso dello sfascio di questo settore, non senza un po’ di vergogna, abbiamo notato -andando sull’albo online del sito del Comune, alla pagina relativa alle determinazioni- che gli allegati (avviso e domanda, che per l’AMBC non sono privi di anomalie e incongruenze) alla determinazione avente ad oggetto: “DECRETO – LEGGE 23 NOVEMBRE 2020, N.154- ” MISURE URGENTI DI SOLIDARIETÀ ALIMENTARE”. APPROVAZIONE AVVISO PUBBLICO PER EROGAZIONE BUONI SPESA CON ALLEGATO MODELLO DI DOMANDA – IMPEGNO DI SPESA (DETERMINA/2021/2126/13-12-2021) (AREA I – AFFARI GENERALI, SERVIZI DEMOGRAFICI, GESTIONE DEL CONTENZIOSO, PERSONALE – 339)”, in pubblicazione dal 13-12-2021 al 28-12-2021, sono stati copiati dal Comune di Oppido Lucano (copiati già nel 2020), senza neppure avere la decenza di cancellare il nome di quel Comune, tuttora leggibile a sinistra di chi apre il file.

Scritto da:

Vincenzo Ceraldi

Avvocato cassazionista blogger da oltre un ventennio innamorato della sua terra e della sua famiglia che lo corrisponde! Amministratore comunale dal 2003 al 2008.