MADDALONI (CE). PICCHIA LA MOGLIE E LA CACCIA DI CASA INSIEME AL FIGLIO MINORE. ARRESTATO DAI CARABINIERI.
Malmenata dal compagno e cacciata di casa nel cuore della notte ha chiesto aiuto a una coppia di giovani, in transito a bordo della loro autovettura sulla via Nazionale Appia, nel comune di Maddaloni.
Era da poco passata la mezzanotte quando la 29enne nigeriana, in lacrime e con il figlio minore tra le braccia, ancora provata e tremante, ha chiesto aiuto alla giovane coppia che ha immediatamente composto il numero di emergenza “112” contattando i Carabinieri della Centrale Operativa della Compagnia di Maddaloni.
Immediato è stato l’intervento dei militari che, giunti sul posto, hanno trovato la donna con il piccolo e la coppia di giovani ancora intenta a prestarle soccorso.
La donna, che aveva a seguito anche le valige, preparate in tutta fretta per allontanarsi dal suo aggressore che l’aveva violentemente cacciata di casa, è stata accompagnata in caserma dove è stata raggiunta da personale sanitario del servizio “118” per le cure del caso.
La stessa, ripresasi dallo shock, ha denunciato che nel corso della tarda serata, alla presenza del figlio di soli sei anni, era stata picchiata con calci e schiaffi dal suo compagno convivente e che non era la prima volta che la picchiava.
Le liti, scaturite da futili motivi, come riferito dalla stessa, erano avvenute in più occasioni nel corso degli ultimi due anni e, in una circostanza, aveva avuto bisogno dell’intervento del “118” per i forti dolori alla schiena conseguenti alle violenti percosse dell’uomo.
Subito dopo la formalizzazione della denuncia i carabinieri della Stazione di Maddaloni e del locale Nucleo Operativo e Radiomobile sono intervenuti presso l’abitazione della coppia dove hanno trovato l’uomo in casa, varie suppellettili della cucina distrutte e alcuni vetri in frantumi.
Il 33enne di origini malesi, irregolare sul territorio nazionale, è stato bloccato e accompagnato in caserma dove è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e percosse continuate.
Dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della competente Autorità giudiziaria.