Restiamo ufficialmente “ rossi ” ma sono in tanti a “ sciogliere le righe ” Comunicato Stampa dell’ Associazione Mondragone Bene Comune Tanti amici ci segnalano che si fa fatica a ritenere Mondragone una città in “ zona rossa ”: macchine e moto che sfrecciano in ogni strada, assembramenti un po’ ovunque e soprattutto in zona lido, con tantissimi giovani e giovanissimi senza mascherina a giocare e a bere, gruppi di cittadini quotidianamente in coda per ore- e vergognosamente – fuori dal Distretto dell’ASL per scegliere il medico di famiglia ( quando altrove, in tantissime ASL- anche campane- tutto si fa ormai online ), file di cittadini che continuano a stazionare fuori dagli uffici comunali, lavoratori immigrati ( comunitari e non ) che a gruppi scendono dai soliti furgoncini, rigorosamente senza mascherina, dopo la solita giornata di sfruttamento agricolo, mentre altri di loro bivaccano nei soliti crocicchi a bere. Su tutto l’assenza quasi totale di controlli. La regione Campania resterà ancora in “ zona rossa ”, ma c’è da dire, tuttavia, che la situazione casertana ( e, quindi, anche mondragonese ) – nonostante il lassismo delle istituzioni locali preposte alla vigilanza – continua di fatti a non essere da “ zona rossa ”. Anche se il “ rompete le righe ” degli ultimi giorni ha fatto peggiorare la situazione . In Campania i decessi ogni 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni hanno raggiunto il 4,9%. La provincia di Caserta si è colorata di “ arancione ” con 230 nuovi casi accertati ogni 100mila abitanti, una settimana fa erano 174. “ Arancione ” è anche la provincia di Benevento con 236 nuovi casi ogni 100mila abitanti ( una settimana fa erano 156 ). La provincia di Avellino è, invece, in “ zona gialla ” con 188 casi ( una settimana fa erano 178 ), come la provincia di Salerno con 198 casi ( una settimana fa erano 271 ). L’unica provincia ad essere “rossa” ( e a colorare indirettamente di rosso tutta la regione ) è quella di Napoli con 260 nuovi casi ogni 100mila abitanti ( una settimana fa erano 211 ). Insomma, tranne che nella provincia di Salerno ( dove i casi sono diminuiti ), in tutte le altre province campane le feste si sono fatte sentire e con esse un aumento generalizzato dei casi. Aumento che ha portato al 23,9% la percentuale dei pazienti Covid-19 in terapia intensiva sul totale dei posti disponibili. L’ AMBC , oltre che per la scarsa vigilanza sul territorio in grado di far rispettare le ordinanze e di evitare nuovi picchi di casi in città, è preoccupata anche per il disordine relativo alle vaccinazioni . A Mondragone dopo la propagandata ( con tanto di drone, foto e comunicati stampa ) di qualche decina di vaccinazioni presso gli uffici dell’ ASL riservate a persone non deambulanti, è ritornato il silenzio. Nei giorni scorsi abbiamo lanciato l’allarme per quei tanti cittadini fragili che dovrebbero essere adeguatamente informati ed assistiti e che fanno fatica a spostarsi per vaccinars i. Ma per ora nessuno- né dall’ASL (distretto) né dal sindaco – ha fornito pubblici riscontri. È tutta la Campania comunque ( nonostante i “ muscoli del capitano ”) ad essere in affanno sulle vaccinazioni ( al netto della vergogna dei “saltafila”, che ancora una volta ha visto la Campania tra le prime; uno scandalo che va necessariamente indagato ). Nella nostra regione sono state vaccinate 747.315 persone, il 13,1% del totale ma soltanto 279.832, il 4,9% del totale, hanno ricevuto la seconda dose. Anche sugli over 80 la Campania non brilla: ha vaccinato soltanto il 62,3% degli over 80 ed è quint’ultima tra le regioni italiane. Vogliamo sperare che nelle prossime settimane – in Campania come a Mondragone – ci siano meno parole e meno annunci e più fatti e vaccinazioni. Anche perché Mondragone, pur non essendo un’isola, vive anch’essa- almeno un po’ – di turismo balneare ( seppur arrangiaticcio e un po’ abusivo ).