Unica bancarella oggi a Casale

Oggi 24 Gennaio come se fosse una giornata feriale qualunque mi sono messo in circolazione poco prima delle 7,00 in cerca di un forno per

acquistare la solita pizzetta con la scarola visto che il forno dove di solito la prendo oggi aveva solo quelle con la bieda!

Ho pensato di trovarla a Casale di Carinola al forno che trovasi alla fine della provinciale
36 che è quella che da Croce di Casale porta a Casale ma l’ho trovata invece al forno di Viale dei Ciliegi prima dell’edificio scolastico e sempre là ho preso una piccola torta di mele appena sfornata!
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Ma il bello è che non fossi tornato due volte non avrei notato la ricca “bancarella del torrone e di ogni dolciume di un tempo che fu” bancarella che ha acceso nella mia mente quello cui non avevo pensato e cioè che oggi a Casale si celebra la festa più importate dell’anno per questa frazione: la vigilia della Conversione di San Paolo protettore di Casale!
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Naturalmente ho rifatto il percorso in senso inverso percorrendo la SP 243 quella che un tempo vedeva una lunga teoria di autovetture e mezzi di ogni genere parcheggiate al lato della strada con i conducenti appoggiati alle stesse con gli occhi rivolti alla collina del Santuario dove si celebrava la SS.Messa e si benedicevano i lupini che erano stati lessati e salati in via Marconi diverse ore prima.
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Erano a mezzogiorno tutti in attesa dei fuochi artificiali che si sarebbero sentiti a decine di km di distanza, tutto questo fino a quando la Curia, anticipando, senza saperlo nè immaginarlo, i provvedimenti restrittivi pandemici non li proibisse!

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Eppure c’è un comandamento che ordina, senza specificare come, di santificare le feste!Del resto se non avessi visto la cosiddetta bancarella a Casale non mi sarebbe venuto in mente tutto questo!
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Chi potrà mai cancellare l’attesa della processione del Santo Patrono ed il suo passaggio in via Guglielmo Marconi e noi in attesa, in attesa e nell’ottima compagnia di Carlo e Tommasina e dei loro pargoli Peppino, Aldo e Marco nonché dell’indimenticabile Ambrosino, l’ultimo ed il più grande fotografo del nostro comune! A mio modesto avviso!
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Fu tanti anni prima purtroppo anche un infausto giorno il 24 Gennaio di tanti anni prima quando ero studente al Liceo Nifo di Sessa e in un tragico incidente stradale mentre attraversava la strada a Maiorisi il mio compagno di banco dalla prima media al terzo liceo, si chiamava Angelo, perse la vita sul colpo, non lo dimenticherò mai, una mente illuminata ed unica!
Jacovitti, il Vittorioso e Zenone Coccodrillo erano i suoi fumetti preferiti del giornale , formato tabloid,per ragazzi dell’Azione Cattolica dell’epoca!

I miei eroi invece erano Bleck e Capitan Miky oltre Tex Willer naturalmente !
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Oggi nella rubrica del Corriere della Sera “Ultimo banco” (quello ove io ed Angelo eravamo seduti dalla prima media e fino al liceo) leggo che la parola mistero deriva dal greco e vuol dire “bocca chiusa” (di qui forse il notissimo “miserere” del Venerdì Santo della processione sessana?) si parla di una “goccia di mistero che sale nelle nostre notti interiori” e del l’affrontare la paura come unico modo per sconfiggerla” come dice Alessandro D’Avenia che ricorda gli ultimi istanti di Dino Buzzati!

Chiudo con la citazione di Frate Indovino: “Quattro orecchie sorde chetano cento lingue.”
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Nella foto in evidenza l’unica “bancarella” in via Silvestro Aurilio oggi a Casale nelle altre la provinciale antistante la collina del Santuario di San Paolo.
Per chi lo avesse letto, avverto che questo articolo resta in aggiornamento sia per le immagini che per lo scritto : c’è ancora tanto da dire e da scrivere!
Ieri ed oggi!