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Associazione Mondragone Bene Comune
Comunicato stampa
Come fare due parti in commedia
Non è la prima volta che ci occupiamo delle incompatibilità, ineleggibilità e inconferibilità, che a nostro avviso si stagliano sull’amministrazione comunale. Lo abbiamo fatto a proposito di Consiglieri comunali prezzolati da enti/aziende partecipati dal Comune e anche nel caso di Consiglieri comunali che rivestono contemporaneamente il ruolo di amministratori di Consorzi. Purtroppo, in un territorio come quello di Terra di Lavoro, venendo – e da tempo ormai – sostanzialmente meno qualsiasi attività di vigilanza e controllo, ogni segnalazione di potenziale illegittimità è destinata a passare del tutto inosservata. L’altro giorno “dando una scorsa” alla documentazione allegata ad un’ordinanza dirigenziale di sgombro, demolizione e ripristino dello stato dei luoghi di uno stabilimento balneare (Registro Generale n. 138 del 28-07-2025), abbiamo appurato che al sopralluogo presso la struttura oggetto dell’ordinanza aveva partecipato, tra gli altri, anche il vice comandante della Capitaneria di Porto di Mondragone/Ufficio Locale Marittimo di Mondragone (riportiamo le qualifiche così come risultano dal verbale in questione), il quale – se la memoria non ci inganna – dovrebbe contemporaneamente rivestire anche la funzione di Consigliere comunale (uno dei Consiglieri comunali della maggioranza del sindaco Lavanga, il “padre del dissesto”).
L’art. 60 del decreto legislativo n. 267/2000 prevede, al comma 1, numero 2, che non sono eleggibili alla carica di Consigliere comunale, “nel territorio presso il quale esercitano le loro funzioni, … i funzionari di pubblica sicurezza.” Ora, un vicecomandante della Capitaneria di Porto/Ufficio Locale Marittimo non è un funzionario di pubblica sicurezza nel senso tradizionale del termine (le sue funzioni principali sono legate alla Marina Militare e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), ma svolgendo attività di polizia marittima e di sicurezza – competenze, quindi, che possono sovrapporsi a quelle della pubblica sicurezza – può trovarsi in situazioni di conflitto di interesse o di potenziale influenza indebita che potrebbero derivare dalla combinazione di un ruolo militare con responsabilità politiche locali.
E il verbale del sopralluogo che abbiamo citato sembra evidenziare proprio una situazione di conflitto di interesse.
Sappiamo che questa questione (come tante altre) è già all’attenzione dell’attento Consigliere comunale Carlo Federico del Movimento Mondragone Attiva.
Tuttavia, dovrebbe essere interesse innanzitutto di chi ha responsabilità di governo e di chi dovrebbe attentamente vigilare, appurare se tecnicamente nel caso di specie ricorra una situazione come quella prevista dall’art. 60 del TUEL. Per fare chiarezza e per fugare ogni perplessità e ogni dubbio, anche per evitare che l’importante azione pubblica che viene svolta dal soggetto in questione possa essere in qualche modo velata da dubbi e incertezze. Certo, al di là delle norme, ci sarebbe anche una questione d’opportunità (a fare il sopralluogo c’era anche il comandante, quindi del vice potevamo anche fare a meno …), ma in questo caso entra in gioco la sensibilità.
Terminiamo segnalando che ammontano a 7 milioni di € le risorse stanziate dal Ministero dell’Interno per potenziare l’azione di presidio e controllo del territorio, grazie all’installazione di nuovi sistemi di videosorveglianza, nei comuni della Campania più esposti a fenomeni di illegalità e degrado, ai quali si aggiungeranno ulteriori 950mila € resi disponibili dalla regione Campania.
Gli enti interessati potranno richiedere di accedere al finanziamento inviando istanza alle prefetture territorialmente competenti, corredata dalla scheda del progetto di realizzazione o ampliamento del sistema di videosorveglianza. Speriamo che il nostro Comune si attivi immediatamente: https://www.interno.gov.it/it/notizie/dal-viminale-7-milioni-garantire-maggiore-sicurezza-comuni-campania-grazie-nuovi-sistemi-videosorveglianza.