AMBC:PAGLIARO “Riscossione coattiva tariffe cimiteriali : Dobbiamo denunciare penalmente?

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Associazione Mondragone Bene Comune
Comunicato stampa
Anche sulla determina di riscossione coattiva delle tariffe cimiteriali dobbiamo arrivare alle denunce penali?

Dopo la denuncia pubblica dell’Associazione Mondragone Bene Comune della palese illegittimità della determinazione n. 1151 del 12-06-2025, avente ad oggetto:” Avvio del procedimento di riscossione coattiva dei mancati introiti relativi alle operazioni cimiteriali nel comune di Mondragone.

Anni 2014-2024” (https://www.webretesud.it/mondragone-loro-non-infrangono-la-legge-loro-sono-la-legge/), il Consigliere comunale Carlo Federico ha formalizzato una richiesta di annullamento in autotutela dell’atto. E anche esponenti locali di Fratelli d’Italia hanno duramente preso posizione via social.

L’illegittimità di quell’atto è palese: le tariffe cimiteriali, al pari di tutte le tariffe comunali, devono essere stabilite da una delibera del Consiglio comunale, che deve poi essere resa pubblica e affissa all’Albo.

La mancanza di tale delibera rende illegittima la richiesta di pagamento. Dal 2014 al 2023 il Consiglio comunale di Mondragone non ha mai approvato le tariffe cimiteriali (né stabilito come gestire quei servizi) e, quindi, non avendo mai deliberato le tariffe cimiteriali – dal 2014 al 2023 -, non si può chiedere per quegli anni il pagamento retroattivo. È soltanto dal 2024, da quando cioè il Consiglio ha approvato le tariffe, che si può e si deve correttamente pretendere il pagamento dovuto. Il danno erariale per i mancati incassi per gli anni dal 2014 al 2023, dovuto all’inerzia o all’incapacità di chi ha amministrato e amministra la città, non può essere illegittimamente scaricato sui cittadini, assolutamente incolpevoli di tutto ciò e anzi vittime di pessime amministrazioni che per decenni li hanno lasciati alla mercé di privati che abusivamente operavano nel nostro Cimitero.

Dobbiamo sempre tenere a mente però che per 7 di questi ultimi 10 anni la responsabilità politica di tutto ciò ha un nome e cognome: FRANCESCO LAVANGA, dal 2017 al 2022 vicesindaco con delega al Cimitero e poi dal 2022 ad oggi Sindaco.

È, poi, del tutto assodato che le regole contenute nello Statuto dei diritti del contribuente valgono anche per delibere e regolamenti comunali, che non possono avere efficacia retroattiva e, pertanto, le tariffe deliberate possono essere applicate solo dall’anno successivo alla loro approvazione.

Ciò in quanto l’applicazione retroattiva si pone in contrasto con l’articolo 3 della legge 212/2000, che stabilisce che le disposizioni tributarie non possono avere effetto retroattivo (principio ribadito dalla stessa Corte di Cassazione Sezione V nella sentenza depositata in data 11.5.2017).

Si, ci sono le tariffe allegate ad un vecchio Regolamento approvato con delibera del Consiglio comunale dell’11 novembre 1996, ma si tratta di tariffe ancora ferme ai tempi della lira e – come dichiarato dagli stessi apicali comunali – mai aggiornate e mai applicate (e anche prive della procedura di riscossione) e comunque facenti parte di una regolamentazione vetusta, decaduta e superata dalla successiva normativa.

Quindi, ancora una volta chiediamo pubblicamente di annullare la determinazione n. 1151 del 12-06-2025 per palese e documentata illegittimità.

In mancanza, trascorsa anche questa settimana, chiederemo alle opposizioni – consiliari e non – di firmare insieme a noi un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere di accertare se in tale vicenda si rinvengano eventuali reati: un pubblico ufficiale che adotta un atto palesemente illegittimo, pur essendo consapevole della sua illegittimità, può commettere infatti diversi reati.

Non si dovrebbe mai arrivare a tanto, ma siamo costretti a ciò soltanto dalla cocciuta strafottenza con cui chi (s)governa questa “povera” città tratta l’azione civica e la necessaria attività ispettiva delle opposizioni consiliari. Da parte nostra, per tutto ciò che è accaduto e sta accadendo (ogni santo giorno ne esce una!) e che è al vaglio delle varie Procure, ritorniamo a chiedere alla Prefetta di Caserta di valutare l’invio di una Commissione d’accesso presso il comune di Mondragone.

Scritto da:

Vincenzo Ceraldi

Avvocato cassazionista blogger da oltre un ventennio innamorato della sua terra e della sua famiglia che lo corrisponde! Amministratore comunale dal 2003 al 2008.