L’OLIO NON MANCHERÀ di NICOLA AURILIO

Tra poco saremo chiamati a votare per le politiche.
Secondo i vari sondaggi dovrebbe prevalere la coalizione di centrodestra, allora vediamo in breve di capire chi sono questi signori che -forse- delegheremo a decidere dei nostri destini.

Giorgia Meloni, formatasi nelle frange più impresentabili dell’estrema destra, inneggia da una vita al duce e segue la linea dettata da Almirante; è sostenuta, tra gli altri, dai pericolosi energumeni di Casapound, Forza nuova, e tutto il becerume più squallido dei nipotini di Mussolini.

Un curriculum da far inorridire chiunque si riconosce nei valori democratici. Eppure c’è qualcuno che la sorpassa per demagogia, razzismo, sovranismo e, in più, per una sconcia rozzezza e una crassa ignoranza.

Tale tanghero è facile capire che si tratta di Matteo Salvini, cioè colui che fino a ieri supplicava il Vesuvio e pure l’Etna di sterminare i meridionali; quello che propone una aliquota fiscale al 15% per tutti, manovra che ovviamente aprirebbe una voragine nei conti pubblici e favorirebbe chi è più ricco: rubare ai poveri per dare ai ricchi, come il Superciuk di un noto fumetto.

Come non plaudire a questo amico del popolo (e di Putin)?

Poi ci sarebbe il pregiudicato con condanna in via definitiva per evasione fiscale, colui che ci ha fatto schifare dal mondo intero, il corruttore di minorenni, il vecchio bavoso che, pur di cincischiare fanciulle in fiore, elargiva ricche prebende, appartamenti, “cene eleganti” ecc., l’amico di importanti mafiosi, come un certo Mangano, assunto con l’incarico di stalliere (ma ad Arcore vi erano stalle?

Lì l’unico maneggio era quello delle parti intime di generose ragazze!), questo per assicurarsi i favori della mafia siciliana.

Abbiamo dimenticato il ventennio (non uso la maiuscola, che riservo alle cose degne) con la vergogna delle leggi razziali, con le decine di migliaia di morti per una guerra combattuta contro Dio e contro qualsiasi senso di umanità, carneficina voluta per assicurarsi un posto da lacchè presso il mostruoso Hitler?

Abbiamo dimenticato queste e tante altre efferate infamie e allora votiamoli questi equivoci personaggi, così torneremo a quel regime autarchico progettato da Benito, isolandoci dal mondo, rinunciando alle materie prime che non possediamo e siamo costretti a importare per far funzionare le nostre industrie.

Paghiamo felici le tasse con la stessa aliquota dei nababbi, gioiamo della parità fiscale raggiunta con lor signori, ma non certo dalla parità di ricchezza.

Certo si potrà obiettare che i personaggi citati sono cambiati, che non sono più fascisti, che ora Salvini e C. amano i pigri terroni, che la cara Giorgia (chiamata così in onore di Almirante?) è europeista, tollerante (!), e che la fiamma che continua ardere nel suo stemma è un poetico e virtuale sollievo e chi non potrà scaldarsi il prossimo inverno visto il prezzo insostenibile del gas per i poveri diavoli.

Abbiamo dimenticato che i milioni di tasse evasi da mister Mediaset costituiscono un furto ai danni di ognuno di noi? Anche se avete dimenticato tutto ciò (e ci sarebbe ancora da dire molto altro) non preoccupatevi; se vincono loro faranno in modo che vi tornerà facilmente in mente. Una cosa è certa: non mancherà l’olio per tutti.

Di ricino.
N. Aurilio

COMMENTO DI DIMITRI MARIA PIERRI
OTTIMO ARTICOLO COMPLIMENTI A NICOLA

Scritto da:

NICOLA AURILIO

Nicola Aurilio
Nasce a Casale di Carinola, un paese del Casertano, in marzo del 1947. Prima dei cinque anni viene colpito da una grave forma di polio-
mielite, in seguito alla quale
subisce una serie di interventi chirurgici, prima a Bologna e poi a Firenze. Ricomincia a camminare con protesi ortopediche, fin oltre i 50 anni, poi anche questa parziale riabilitazione cessa di avere effetto. Tali condizioni impediscono di andare a scuola e impara a leggere e scrivere da puro autodidatta. Si appassiona molto all'enigmista, in tutte le sue varietà, e presto debutta come autore, con una preferenza per i giochi in versi (enigmi, sciarade, indovinelli, ecc.). Pubblica quattro volumetti di poesia. Collabora a vari periodici enigmistici e non, cura alcuni lavori di altri autori, specialmente in prosa. Con lo pseudonimo di Ilion, riporta moltissimi premi in concorsi enigmistici e alcuni anche in campo poetico.
Per oltre trent'anni gestisce l'unica edicola del suo paese.
Ora dà alle stampe questa sua fatica nel campo sfingico, nata in tre-quattro mesi, che fa seguito a un altro volume edito nel 2000.