Oggi anche il nostro Polo Scolastico ha fatto la sua manifestazione per la pace in Ukraina con sfilata lungo Corso Umberto ed in Piazza Mazza
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cui sono sfuggito grazie all’orario in cui vengono sfornate a Croce di Casale all’ormai canonico orario (che non cambia, cascasse il mondo!)delle 11,00.
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Manifestazione pacifista quella di stamane che mi ha riportato alla memoria le tante della mia vita dalle più remote alle più recenti tutte con il comun denominatore dello spirito con il quale vi partecipano i discenti ed i docenti entrambi anziché costretti nei banchi o dietro una cattedra anguste pareti di un’aula scolastica all’aria libera a passeggio per non dire a spasso nel clima primaverile di questa giornata.

Una delle prime manifestazioni pacifiste cui partecipai tanti anni orsono me la ricordo per un particolare episodio.
Frequentavo nel vecchio Seminario osto in fondo alla traversa di Corso Lucilio a Sessa Aurunca la Scuola Media, a Carinola l’allora ministro democristiano Giacinto Bosco aveva destinato solo l’Avviamento Professionale allocato dove viene allocato il seggio elettorale. Andavamo a Sessa con gli allora sgangherati mezzi della DAV che attraversavano solo le grandi frazioni costringendomi a raggiungere il km.178,00 dell’Appia per poterlo prendere alle 8,00 del mattino all’andata e alle 13,40 al ritorno. Chiaro che la manifestazione pacifista ebbe una durata assai ridotta ragione per cui per far ritorno a casa presto non c’era altro mezzo oltre l’auto stop!
All’epoca era in funzione il tratto di ferrovia poi dismessa che da Sparanise portava a Gaeta con tanto di Stazione a San Donato di Carinola.

Dove oggi c’è il senso rotatorio che consente di portarsi a Sorbello Avezzano c’era un passaggio a livello con sbarre ed io raggiunto questo punto con in mano a mo di bastone un ombrello che mi avrebbe difeso dalla pioggia eventuale facevo il gesto tipico con il pollice della mano sinistra sperando nel buon cuore dei pochi automobilisti di passaggio dell’epoca.

Finalmente qualcuno si fermò e mi fece scendere al bivio di Ventaroli dove mi accorsi che nella foga di entrare nella vettura dimenticai l’ombrello appoggiato alla sbarra.

Prima di raggiungere casa mia andai a casa di zio Tommaso dove c’era la bellissima ed affettuosissima zia Giannina, la mamma di Carlo, l’ideatore, l’inventore e curatore attuale del Museo Luca Menna della Basilica di San Bernardo a CARINOLA.

A zia Giannina volevo un bene dell’anima dalla quale venivo ricambiato e a lei ricorrevo nei miei momenti difficili.

Questo era uno di quelli per cui le chiesi di riportarmi a prendere l’ombrello non avendo altrimenti il coraggio di affrontare i rimbrotti di mia madre!

Mia zia cercò inutilmente di convincermi a desistere! Ovviamente l’ombrello non c’era più come l’altro ieri quando al Centro Commerciale Campania di Marcianise dove ai piedi del muretto antistante Euronics mi sono caduti gli occhiali da vista con la “frame” cioè la montatura blu e lenti Galileo e pur avendovi fatto immediato ritorno non ho trovato più nulla!

Non perdo però il piacere di raccontarle!

Scritto da:

Vincenzo Ceraldi

Avvocato cassazionista blogger da oltre un ventennio innamorato della sua terra e della sua famiglia che lo corrisponde! Amministratore comunale dal 2003 al 2008.