
MADRI, SALVATECI di Lauril
Urlatelo al mondo il vostro dolore madri ucraine
gridatelo forte insieme alle madri russe
insieme a quelle di ogni terra e di ogni disperazione
perché sono i vostri figli quelli che muoiono.
Chi ordina l’orrore non va al fronte,
sono i vostri figli, i nostri figli, quelli che versano sangue
mentre loro, i carnefici, bevono tè davanti alla stufa.
Lacerate, cancellate la linea arbitraria di ogni confine
perché ogni terra è patria di ogni uomo, perché
ogni uomo è fratello di tutti gli uomini.
Rinnegate i nomi delle patrie perché le hanno battezzate
tali i tiranni per farne i sepolcri dei popoli.
La patria
è il mondo, la patria è la terra intera, è l’erba che cresce,
perché il proiettile che uccide un nostro fratello uccide anche noi.
Rinnegate il sangue delle crociate in nome di un dio
che vestiamo di elmo e di spada. Dio cercatelo nella luce,
abbracciatelo nel primo uomo che incontrate.
Mille anni fa i giovani volevano colmare di fiori i cannoni
ma la vita gli ha presto intimato la resa. A capo chino
si sono fatti servi dei loro aguzzini barattando
la Vita con la disfatta rassicurante dell’esistenza.
Madri,
insegnate ai vostri figli che solo il fiore è l’arma che vince.