MELONI… MA SARA’ SOLO UN VENTENNIO? CHISSA’

Eccoci proni, annientati da cotanto sommo duce, trascinarci a testa china vergognosi e imploranti. Noi, popolo infame, abbiamo osato nutrire dubbi insani sui mirabolanti successi di questo governo, ma esso ora primeggia invitto sulla scialba e inutile Europa, assiso tra le grandi potenze del Mondo; così, nella persona del suo piccolo statuario premier ha avuto il sommo privilegio di andare negli USA per baciare, come dichiarato e richiesto,conditio sine qua non per essere ricevuti, il fetido deretano di Donald Trump e, anche se quasi nessuno se ne è accorto, o per pietà ha fatto finta di ignorare la cosa, è lì a menarne ridicolmente vanto.

Ma del tutto inatteso nel recente incontro di diversi Paesi a Sharm el-Sheikh in Egitto per sancire una pace con la salutare vendita di tante armi, vi è stato tra i due un travolgente ritorno di fiamma.

E quegli sciocchi sinistroidi che hanno osato protestare per l’inesistente, stupido popolo palestinese non hanno fatto altro che infastidire sia il caro Netanyahu, uomo benevolo e probo, che detesta la non violenza al punto da arrestarli tutti anche se si trovavano in acque internazionali e la nostra premier alla quale han fatto venir le caldane… Povera piccola…

Ma ora l’agnello Netanyau supportato dall’amico Trump iroso e infuriato perché gli han negato il Nobel per la pace che gli spettava di diritto avendo messo le cose a posto in quella Terra infelice non prima di aver trasformato il proprio ministero della difesa in quello della guerra…

Ma tornando in Italia, eccoci tutti umilmente genuflessi a cantare gli osanna per la nostra unica e impareggiabile Meloni. D’altronde il nostro invitto Presidente del Consiglio forse con la sola eccezione della fetale Emilia Romagna e della marcia Toscana passa di successo in successo conquistando regione dopo regione l’intera nazione a pezzi.
Del resto tutti i risultati stanno lì, sotto il nostro naso… e chi non riesce a vederli, chi non ci crede, chi non si piega, non è altro che una carogna sconfitta o un comunistoide bastonato dalla splendida realtà che lo circonda.

E i risultati sono lì, davanti a tutti, essi portano il nostro Paese dopo anni di oscurantismo e di insignificanza a primeggiare in Europa ma soprattutto nel mondo. Beninteso, al di là della puntualità dei treni che non si discute… bah… Tranquilli, sono nelle mani di Salvini…

Ma torniamo al nostro Paese ridente e satollo come non mai. Nessuno ha più da lamentarsi per un lavoro che non c’è e se c’è non consente di arrivare alla fine del mese, e se qualcuno si lamenta è in malafede. Si pensi un po’ a quanti nuovi posti di lavoro sono stati creati? Certo, certo, ce ne sono davanzo solo per chi ha voglia di lavorare e non stare lì a lagnarsi dei bassi salari; e quando ci dicono che ci sono nuovi posti di lavoro, ci sono e basta, senza stare lì a frignare…
Pensiamo poi alla sanità; no, non a quella pubblica per carità… Quella è solo per poveracci contestatori maltrattati felici d’esser tali solo per il gusto di lamentarsi.

Ma… Ma prendete le vette eburnee raggiunte dalla sanità privata che con la Meloni il mondo intiero ci ammira stupito.

E non si facciano finte polemiche d’accatto; costerà pure ma tranquilli, con questo governo tutti potranno usufruirne… Se ci saranno sussidi e coperture… Se no che importa… La salute è la prima cosa… Poi con questo governo… E sentite tele Meloni a reti unite, accidenti… E state tranquilli …. E non borbottate…

Qui va tutto più che bene e qualche stupido disfattista parla del boccaccesco “Paese di Bengodi”… Che sciocchi, ma questo è sul serio il paese di Bengodi; anzi, anzi, molto meglio e molto di più.

Di sicuro l’italico Calandrino saprà ben apprezzare questo Paese della Cuccagna perché ce n’è per tutti, basta sapersi contentare.

E poi… E poi… Chi ha parlato di solo venti anni? In fondo Palazzo Venezia non è molto lontano da Palazzo Chigi, saranno 500 metri a piedi, il suo nonno putativo si affacciava spesso dai balconi del palazzo… E perché non lei?

Vuoi mettere affacciarsi da quel balcone e annunciare al popolo gli sbalorditivi successi raggiunti dal suo Invitto Paese?

In veste di primo Presidente donna della Repubblica.

Dimitri Maria Pierri