COMUNICATO STAMPA – Il Presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero incontra gli studenti dell’Istituto “Guido Carli” di Casal di Principe per
presentare la legge “I giovani per la legalità”: “Oggi piantiamo un seme, a voi ragazzi il compito di coltivarlo”
Casal di Principe, 6 ottobre 2025 – Questa mattina presso l’Istituto Tecnico Statale “Guido Carli” di Casal di Principe si è tenuto un incontro di grande rilievo istituzionale promosso dal Presidente del Consiglio Regionale della Campania, On. Gennaro Oliviero, con la Dirigente Scolastica Prof.ssa Tommasina Paolella, gli studenti e la comunità educante, finalizzato a illustrare i contenuti e le implicazioni della nuova legge regionale «I giovani per la legalità. Modifiche alla legge regionale 16 aprile 2012, n. 7 (Nuovi interventi per la valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata)», approvata in Consiglio Regionale il 28 maggio 2025.
All’evento, moderato da Nicola Griffo, hanno contribuito autorevoli personalità:
Prof.ssa Annarita Garofalo, referente del progetto “Ragazzi in Aula”;
Avv. Ivana del Monaco, Foro di Santa Maria Capua Vetere;
Augusto Di Meo, amico e testimone oculare dell’assassinio di Don Peppe Diana.
Hanno preso parte alla cerimonia:
Rosalba Donciglio, consigliera comunale di Casapesenna;
Lia Caterino, consigliera comunale di Casal di Principe;
Luca Coronella, consigliere provinciale;
Rappresentanti del Comando Stazione dei Carabinieri di Casal di Principe;
Rappresentanti del Comando Stazione della Polizia di Stato di Casal di Principe;
Don Vincenzo Garofalo, parroco di Casal di Principe.
Nel suo intervento, il Presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero ha sottolineato che la legge “I giovani per la legalità” non è una mera modifica formale, ma un passo decisivo verso un modello di rigenerazione sociale e culturale:
«Con questa legge introduciamo strumenti concreti per valorizzare i beni sequestrati e confiscati, per aprirli all’uso sociale, allo sviluppo educativo, alla promozione di attività che coinvolgano i giovani – specie quelli in condizioni di fragilità – in processi di crescita, responsabilità e radicamento di legalità. È nostra responsabilità far diventare ogni bene confiscato motore di futuro».
Oliviero ha evidenziato inoltre che l’innovazione normativa amplia le possibilità di destinazione dei beni confiscati, attribuendo un ruolo centrale alle nuove generazioni, attraverso progetti formativi, sociali e culturali che di fatto trasformano il patrimonio sottratto alla criminalità in risorse per la comunità.
Il Presidente ha concluso affermando: «Oggi piantiamo un seme: sarà compito delle istituzioni, delle scuole, delle comunità, di voi ragazzi coltivarlo insieme, con impegno e coesione».