Associazione Mondragone Bene Comune
Comunicato stampa
Caratteristiche dei Comuni a rischio di infiltrazione mafiosa
Partiamo con un’importante “informazione di servizio”.
Tra poco più di un mese, l’8 e 9 Giugno, si andrà a votare per i referendum sulla cittadinanza e sul lavoro: https://www.referendum2025.it/ (sui contenuti dei quesiti referendari ci ritorneremo).
Tutti e tutte coloro che si trovano per oltre 3 mesi lontani dal Comune di residenza per ragioni di studio, lavoro o cure mediche, potranno votare a distanza ai prossimi referendum dell’8-9 giugno.
Ma il 4 maggio prossimo sarà l’ultima data utile per iscriversi al voto a distanza. Sono molti i Mondragonesi che si trovano in altre città per motivi di studio, lavoro o cure mediche. E purtroppo molti fuorisede non sanno neppure di avere finalmente questa possibilità. Abbiamo solo pochi giorni per diffondere la notizia e portare più persone possibile a votare. Facciamolo! Qui le informazioni utili: https://www.interno.gov.it/it/notizie/referendum-2025-ed-elettori-fuori-sede-modalita-voto-nel-comune-temporaneo-domicilio. Passiamo ad una interessante notizia relativa ai Comuni a rischio d’infiltrazione mafiosa.
Un recente studio pubblicato nei Quaderni dell’Antiriciclaggio dell’Unità di Informazione Finanziaria – UIF, che opera in regime di autonomia operativa e gestionale presso la Banca d’Italia, condotto da Stefano Iezzi e Claudio Pauselli, ha l’obiettivo di stimare, attraverso approcci statistici e algoritmi di apprendimento automatico (machine learning), il rischio di infiltrazione mafiosa nelle amministrazioni comunali italiane. Attraverso l’utilizzato di un ampio dataset che raccoglie le principali voci di spesa e di entrata dei bilanci comunali, vengono confrontate le situazioni economiche e finanziarie dei comuni sciolti, negli anni in cui il consiglio comunale ritenuto colluso per infiltrazione di stampo mafioso è stato in carica, con un campione di controllo di comuni mai sciolti. “I comuni sciolti per infiltrazione mafiosa, si legge in una sintesi non tecnica dello studio di Iezzi e Pauselli, si caratterizzano per costi operativi più elevati a fronte di minori spese correnti nel trasporto pubblico locale, nell’istruzione e nei servizi sociali; mostrano inoltre, una maggiore rigidità della spesa e un’allocazione impropria di fondi verso settori quali l’edilizia e la gestione dei rifiuti, strategici per il riciclaggio di denaro e spesso sfruttati dalla criminalità organizzata. Infine, nei comuni sciolti si osserva una ridotta efficienza nella raccolta delle entrate, attribuibile ad esempio a una minore capacità amministrativa”. Non solo, lo studio ha consentito di verificare che “i comuni con la maggiore incidenza di imprese potenzialmente collegate alla criminalità organizzata presentano valori dell’indicatore di rischio di infiltrazione significativamente più elevati (…) e che i comuni con un rischio di infiltrazione valutato maggiore dall’indicatore mostrano anche una minore trasparenza nella gestione degli appalti pubblici”.
L’utilizzo degli indicatori elaborati da Iez