
PROCURA DELLA REPUBBLICA
presso il Tribunale di Santa Maria C. V.
COMUNICATO STAMPA
Nella mattinata odierna, in Vairano Patenora, militari del Comando Stazione Carabinieri di Vairano
Scalo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale della
custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questa
Procura della Repubblica, nei confronti di una donna ritenuta responsabile del delitto di omicidio
preterintenzionale di Pezzullo Rino, di anni 44.
Il provvedimento restrittivo costituisce l’epilogo di una complessa indagine condotta dai Carabinieri,
iniziata a seguito delle gravi lesioni personali patite nella notte tra il 12 e 13 giugno dal Pezzullo.
L’indagine prendeva in considerazione tutte le possibili ipotesi ma, sin dall’inizio, si focalizzava sulla
compagna del predetto, una donna di origine napoletana di anni 45, che si trovava presso l’abitazione
della persona offesa e che richiedeva l’intervento sul posto di sanitari del 118, asserendo che il
compagno aveva accusato un improvviso malore, non meglio saputo spiegare.
Da qui, gli investigatori, coordinati da questa A.G., provvedevano a sottoporre in sequestro
l’immobile teatro dei fatti, l’autovettura in uso alla persona offesa ed a raccogliere dichiarazioni
testimoniali da tutte le persone che direttamente o de relato, potevano fornire elementi utili all’esatta
ricostruzione dei fatti. Venivano effettuati diversi sopralluoghi nel territorio di Vairano Patenora dove
si procedeva ad acquisire immagini riprese dal sistema di video sorveglianza comunale e da sistemi
in uso ad abitazioni private, che risultavano utili a corroborare gli altri accertamenti di p.g… Venivano
anche effettuati accertamenti tecnici sulle utenze telefoniche in uso all’indagata ed ai suoi familiari
nonché tracciamenti telematici e di sistemi gps.
L’attività investigativa veniva indirizzata nei confronti della donna, in quanto la mattina del 14.6.2023
la p.g., venuta a conoscenza dei fatti accaduti, si recava presso l’abitazione della predetta che
presentava un’evidente ecchimosi alla bocca, circostanza che faceva ritenere che il malore occorso al
Pezzullo potesse essere la conseguenza di un evento lesivo causato da terzi ovvero frutto di una
colluttazione.
Attraverso la certosina ricostruzione dei fatti avvenuta mediante l’incrocio e la comparazione di tutti
gli elementi acquisiti, era possibile ricostruire che la sera del 12.6.2023, il Pezzullo e la compagna,
avevano avuto un animato litigio tra di loro, che era iniziato per le vie cittadine di Vairano Patenora
dove si aggiravano con l’autovettura dell’uomo e che era poi continuato all’interno dell’abitazione
della persona offesa, dove si era verificata un’aggressione fisica che aveva causato gravi lesioni
personali alla persona offesa, tali da causarne il decesso.
Tutte il compendio investigativo, è stato valutato anche in correlazione con le risultanze della
relazione tecnica medico-legale redatta del consulente tecnico di questa Procura che, oltre ad
evidenziare la presenza su tutto il corpo della vittima di numerose ecchimosi, ha ricondotto la causa
del decesso ad una grave lesività cranica con emorragia subdurale omolaterale, determinata,
verosimilmente, in assenza di fratture o di altre lesioni al cranio compatibili con una caduta
accidentale, da un violento colpo al volto.
La destinataria del provvedimento cautelare è da ritenersi innocente fino alla sentenza definitiva; la
misura è stata adottata senza il contraddittorio con la parte e la difesa, e il contraddittorio avverrà
innanzi al Giudice terzo che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo
all’indagata.
Santa Maria Capua Vetere, 20 ottobre 2023.
Il Procuratore della Repubblica
Pierpaolo Brun