Da qualche ora il corpo d Don Amato Brodella riposa nella sua Mondragone. La sua anima è in Paradiso. Ieri mattina nel momento del transito i Santi che lo hanno accompagnato nel corso della sua vita, S. Bernardo, S. Martino, S. Pio da Pietralcina, Sant’ Agostino Roscelli e Sant’ Antonio avranno fatto a gara a chi doveva accompagnarlo in Cielo. Hanno trovato però chi li aveva preceduti : la Madonna Incaldana e l’ Immacolata Concezione, la Madonna della sua infanzia e l’ Immacolata che qui a Carinola egli per ben 55 lunghi anni aveva onorato con delle novene uniche. Sabato scorso saputo della gravità delle sue condizioni, nella struttura ove era ricoverato, sono andato a portargli l’ ultimo saluto. Per alcuni lunghi minuti ho potuto stringere la sua mano destra tra le mie mani. In quei minuti l’ ho salutato a nome mio, della mia Confraternita e di alcuni amici e persone care che me lo avevano chiesto. In quei minuti, con le lacrime che rigavano copiose il mio volto chiudendo gli occhi sono andato indietro di 55 anni. Sono tornato con la mente a quando Don Amato era giunto qui nel 1966, un giovane brillante sacerdote, colto, laureato già da allora bravo al pianoforte. Avrebbe potuto avere tutti i piaceri del mondo. Preferì invece uscire dal mondo e venire qui a Carinola trovando alloggio in via Piave alle spalle della Cattedrale. Quella via come il vicolo Diaz, il vicolo Sicilia, pullulavano di tante belle famiglie. Si trovò subito a suo agio. Noi bambini facevamo a gara a servirgli la Messa, a portargli il pranzo e la cena nel cesto di vimini preparato dalla brava Suor Cipriana. Sabato mentre stringevo forte la sua mano ho pensato alle tante malattie alcune gravissime dalle quali era uscito miracolosamente guarito. Ho ripercorso gli anni della sua maturità di sacerdote ma soprattutto ai tanti libri che ci aveva lasciati di studioso attento, in particolare alla storia della nostra Cattedrale. Ho pensato anche a qualche dispiacere che potevo avergli procurato chiedendogli in cuor mio perdono. Dopo alcuni minuti l’ infermiere mi ha detto che il tempo della mia visita era scaduto ho dovuto lasciare la sua mano, ho guardato per l’ ultima volta il suo bel viso, poi lentamente sono uscito dalla clinica. Rispetto all’ angoscia che avevo provato prima di entrare, sono uscito con una grande serenità interiore, avevo forte la sensazione che l’ Immacolata cui era devotissimo, era lì con lui in attesa del suo transito terreno e oggi, il suo corpo per alcune ore è stato davanti alla bella statua della nostra Immacolata Concezione che lui ha onorato per 55 anni e nella quale lui diceva era come riflessa la fede dei nostri padri. Grazie di tutto carissimo Don Amato a nome soprattutto dei Carinolesi fuori sede che tanto avete amato e dei pochi rimasti in sede che oggi piangendo avrebbero voluto gridarvi il loro grazie. Io, in questo momento di profonda tristezza, per darmi coraggio, preferisco ricordarvi con un pizzico di gioia grazie alle foto dell’ ultima nostra ascensione fatta insieme su Monte Massico, all’ eremo di S. Martino eremita, un angolo di paradiso terrestre della nostra terra, dove da allora, senza di voi, non siamo più saliti. A questo punto è opportuno che scendiate voi dal Cielo e ci aspettate lì su S. Martino.

Scritto da:

Vincenzo Ceraldi

Avvocato cassazionista blogger da oltre un ventennio innamorato della sua terra e della sua famiglia che lo corrisponde! Amministratore comunale dal 2003 al 2008.