località San Ruosi Via Belle Donne

AMARCORD:L’asina? Aveva anche un nome, era Giuseppina, non so se a darglielo fosse stato mio padre Gaetano o mia madre Adele,ma è più probabile il primo perchè questo nome faceva rima con “mammina” quel che è certo che ci portava a destinazione. Oddio l’asina aveva come tutti i suoi simili iun solo difetto: si “impuntava” cioè si fermava e decideva solo lei quando riprendere la marcia! A lei accadeva sovente quando arrivava vicino alla fontana di ghisa che una volta stava all’inizio della via cosiddetta”vecchia” che in effetti era la antica strada comunale che portava da Ventaroli a San Ruosi- via Belle Donne, come venne intitolata, mi dissero grazie ad un antico amministratore, don Osvaldo ROSSI, non so se solo idraulico o anche consigliere comunale di oltre un secolo fa, so con certezza che la figlia Adelina, mia severa insegnante alle elementari ed amica di mia madre, l’idea topononomastica purtroppo di questa si tramutó in realtà e fa bella mostra in questo splendido antico scorcio antico con tanto di targa in marmo ancora al suo posto, che quando non si impuntava e,non di rado accadeva, a colpi di bastonate riprendeva il percorso raggiungeva la meta in un quarto d’ora o poco più. Che bellezza amici miei quei tempi quando per celebrare una festa, e non solo quella del Santo Patrono, bastavano le cosiddette bancarelle del torrone, del cioccolato, delle cosiddette noccioline americane e dei lupini sotto acqua e sale che ancora la fanno da padroni nella festa di fine gennaio a Casale di Carinola che celebra sulla collina che domina il nostro locale pozzi d’acqua potabile della “montagna spaccata” e veglia anche su Ventaroli !

Siamo in tempi bui di pandemia non solo sanitaria ma, a mio avviso anche sociale viste le restrizioni per i rapporti con il prossimo con il quale tenere la cosiddetta distanza sociale, e politica abbarbicati alle notizie dei media sui movimenti di questo o quel politico ed ai dpcm del conte presidente che ormai sono all’odg da quasi due anni e indipendentemente dal colore dello stesso Conte che sia verde, giallo, rosso e, perché no, nerazzurro, nessuno dei quali mi ispira simpatia e neppure empatia, anche quando dice “aiutatemi”!Come diceva speso “Giuseppi”.Altri tempi ormai 

 

Scritto da:

Ceraldi Vincenzo

avvocato civilista blogger amministratore