Quasi in contemporanea , appena il Giudice Coordinatore del’Ufficio del Giudice di Pace di Piazzetta San Carlo a Sessa Aurunca, avv. Luigi BAGNI, si è rivolto ai Carabinieri, si sono fermati. Come se ci fosse stato una sorta di Big Bang! Incredibile ma vero!

Il moltiplicarsi delle procedure, anzi per essere più precisi, dei fascicoli che avrebbero dovuto contenere l’attestato dell’avvenuto versamento del contributo unificato e neppure il mandato ad litem con la firma del presunto cliente, di cui neppure veniva indicato il codice fiscale, sembra che invece contenesse esclusivamente il ricorso con il nome del presunto cliente della zona aversana che conseguentemente risultava domiciliato presso il suo presunto legale, al quale quindi sarebbero giunte le eventuali comunicazioni e la comparsa di costituzione per conto dell’Equitalia.

Altro arcano è infatti come mai i legali che si costituivano per l’Equitalia, che venivano soltanto a Sessa a ritirare le sentenze di incompetenza per territorio, non battessero ciglio e la loro cliente nulla eccepisse, si sarà chiesto il Coordinatore nel prendere l’estrema decisione di bloccare l’udienza e far venire i Carabinieri presso l’Ufficio del Giudice di Pace.

Rivolto al Cancelliere avrà detto:chiama subito i Carabinieri e falli intervenire immediatamente!

“Non vi arrabbiate Giudice, se vi arrabbiate poi vi sentitite male!” E lui avrà risposto che si sarebbe potuto sentir male per quanto si stava verificando nel suo ufficio e a “sua insaputa” e pare che normalmente avrebbe ricevuto la risposta che le cause non sarebbero cadute tutte addosso a lui ma sarebbero state come semprempre assegnate una ciascuna a lui, al giudice avv. Paola DI BIASIO e al giudice Umberto Della Rocca, come se fosse stato il lavoro a spaventarlo.

Ma il Coordinatore continuava forse a chiedersi come mai i ricorsi sembravano pervenire tutti a Sessa Aurunca?

E se lo è chiesto ad alta voce in pubblica udienza, alla presenza di cento se non  centocinquanta persone.

Come gli altri lunedì mattina alle otto in punto il Giudice Coordinatore stava per pronunciare con ordinanza la cancellazione delle cause o ex art.309 c.p.c., cioè per mancata comparizione delle parti oppure per l’inevitabile incompetenza per territorio quando, ma pare che qualche suo collega abbia fatto la pronuncia con sentenza liquidando anche onorari di mille euro.

Così l’avv. Luigi BAGNI si è trovato, ogni lunedì, di fronte a settanta ottanta cause da cancellare, ricorsi che sarebbero stati presentati da coltivatori normali ma anche addirittura da parte della Coltivatori Diretti ma non v’era traccia del mandato di quest’ultima, c’era solo il nome dell’avvocato e pertanto il giudice nel pronunciare l’incompetenza doveva indicare la elezione di domicilio presso lo studio dell’avvocato stesso.

Insomma si trattava di procedure farlocche che avrebbero però, pare, fruttato introiti di cinquemila euro a pratica.La mattina che vidi che una di queste presunte cartelle era dell’importo di diecimila euro, l’avv. Bagni sarebbe saltato sulla sedia.

Pare che un solo utente risultava aver presentato trenta ricorsi e un legale presente in udienza avrebbe anche detto al Giudice che ogni pratica avrebbe portato circa cinquemila euro all’avvocato che risulta costituito, in che modo non osiamo immaginare.

“Hanno proprio perduto la vergogna e dappertutto, visto che identico excursus sarebbe avvenuto anche davanti agli altri uffici del giudice di pace della Campania!” Si potrebbe essere chiesto il Coordinatore.

Noi invece sommessamente ci chiediamo: Se l’avv. BAGNI non si fosse rivolto ai Carabinieri e denunciato tutto e tutti i presunti responsabili a quanto ammonterebbe il danno per lo Stato!

Due avvocati della zona aversana Francesco Serao e Armando Schiavone in carcere così anche il Giudice di Pace Umberto DELLA ROCCA,domiciliari per il cancelliere Bosco Domenico .

Iscritti invece nel registro degli indagati N.M.,F.V.,O.C. misure tutte adottate dal G.I.P. Liso della Ottava Sezione Tribunale di Roma.

E tutto questo mentre si parla di riforma della Giustizia Civile! Sarebbe ora che il Ministro CARTABIA mettesse mani anche nella cosiddetta Giustizia di prossimità!

Scritto da:

Ceraldi Vincenzo

avvocato civilista blogger amministratore