Focaccia del forno di Croce di Casale

Lungi da me il pensiero di confondere il “sacro con il profano” meglio il non sacro

anche se oggi su Rai Uno una glottologa a specifica domanda sulla etimologia della parola SAGRA ha detto che deriva dal latino “sacer” cioè sacro e se è vero com’è vero che l’ormai famosa “pizzetta” cui ormai non si addice l’altro appellativo di “calascione” grazie al contenuto d’erba scarola che continua a mietere successi per i capperi ed olive d’ogni taglia e colore d’ogni genere che devi tenere a freno per evitare che scappino specie se scegli il cosiddetto “centrale”, scarola che non si sa in quale Esperidi venga raccolta, abbia ormai raggiunto vette cosmiche specie al forno di Andrea a Croce di Casale, è altrettanto vero che ora ha una degna compagna: la “focaccia” , meglio se alta con quelle punte di rosmarino che arricchiscono il sapore tanto è bianca e tanto è soffice che non finiresti mai di mangiarne!