Il poeta senese Riccardo Benucci

Ilion non c’è più!
Nicola Aurilio è deceduto a 77 anni dopo un improvviso malore che l’ha

costretto ad un ricovero ospedaliero
Il primo di agosto, come un fulmine a ciel sereno, è giunta in redazione
la terribile notizia che si è diffusa velocemente nella nostra piccola comunità enimmistica ed ha lasciato tutti noi sconcertati, increduli e nel più profondo sconforto:

Il poeta senese Riccardo Benucci
Il poeta senese Riccardo Benucci

Ilion è morto dopo un breve ricovero ospedaliero!
Era nato il 20 marzo 1947.

A costo di essere ripetitivo devo confessare che, al pari di
Tiberino, oggi sto piangendo non solo un carissimo amico, ma
soprattutto un fratello. Infatti Nicola, l’ho sempre considerato
tale, poiché egli è stato accolto e amato, fin dai suoi primi passi
nel mondo incantato dell’enimmistica, da papà Favolino come
un figlioccio.

Nicola esordì su Penombra di febbraio 1979 con un indovinello e da allora tra lui e Favolino – che aveva intuito in Ilionle sue grandi potenzialità enimmistiche – nacque un’amicizia
quasi filiale.

Amicizia che divenne fraterna tra me e lui dopo la morte di papà che addolorò e colpì in modo particolare Nicola.

Ilion, per gravi motivi di salute non poté portare a termine gli
studi della scuola dell’obbligo, ma da autodidatta è diventato uno
dei maggiori autori di poetici che il mondo enimmistico abbia mai
avuto.

Naturalmente non è stato solo uno straordinario creatore
di lavori poetici ma è emerso in tutti i settori dell’enimmistica: è
stato un eccellente brevista, un bravissimo autore di giochi critto
grafici (per molti anni ha curato sulle pagine diPenombra l’Ilionei
de, apprezzata gara crittografica a puntate) ed illustrati.

Durante la sua “carriera” enimmistica ha vinto innumerevoli
premi (forse oltre cinquecento), ma l’alloro che lui gradì di più, e
che mi piace ricordare, è stato il 1° Gran Premio Mario Daniele
(consistente in una Sfinge alata in bronzo appositamente creata
e fusa) vinto nel 2002.

Ilion non è stato solo un autore di prestigio, è stato anche un
ottimo organizzatore di convegni. Come non ricordare i vari Sim
posi Tiberino-Vesuviano organizzati insieme con l’amico Tiberino
in terra di Campania? Furono convegni che lo vedevano circon-
dato da decine di enimmisti provenienti da tutta Italia e furono
momenti in cui potemmo vedere il suo volto disteso e sorridente.

Ilion ha lasciato a Penombra un “tesoretto” di lavori poetici
e brevi che nel tempo saranno pubblicati illudendoci, così, di
averlo ancora con noi, ma ciò che più mi ha impressionato è
stato l’invio d’uno “sprazzo” proprio pochi giorni prima della sua
dipartita, è un enimma che si risolve la morte. Eccolo:
Enimma
Solo buio dopo l’amore
Giunge la fine del giorno
si spengono le luci
e la luna disegna una falce sospesa
sul cuore dell’uomo.
Le ferite della vita
vietano di sperare nel futuro:
troppo sbranata è la carne,
dove infiniti colpi si sono abbattuti
perché possa risorgere.

Disumani cani rabbiosi mordono
trapassando l’anima,
così cala il sipario sull’ultimo
atto del dramma.

È giunta la fine del giorno.

Ilion quasi un presagio di ciò che sarebbe avvenuto pochi giorni dopo…
Riccardo BENUCCI
Pensieri e parole

La notizia che Ilion ci ha lasciati, ci ha profondamente rat-
tristati.

Con Lui se n’è andato uno dei maggiori autori che, pun-
tualmente ogni mese in Penombra, continuava a deliziarci coi
i suoi bellissimi giochi.

Commossi, siamo vicini alla famiglia per la Sua improvvisa scomparsa.
Mimmo a nome del Gruppo Gigi d’Armenia di Genova.
*
Non ho parole. Fra Ilion e me c’è stata, conformemente al
nostro carattere, in entrambi schivo, un rapporto d’amicizia e
di stima che spero reciproca, nonostante l’abissale differenza
di valore nella nostra comune e amatissima disciplina. Nicola, e
l’ho già detto altre volte, è sempre stato il mio autore di poetici
preferito, per quella vena di lirismo, di malinconia di profonda
umanità che credo universalmente gli riconosciamo.
Mavi
*
[…] invece eccoci qui, orfani del nostro caro Nicola. Ilion era
unico nel suo genere.
Quando lo scorso anno mi mise al corrente del ritiro dall’enigmistica
gli risposi: «Scordatelo! Primo
perché non me l’hai chiesto. Secondo, perché se me lo avessi
chiesto te l’avrei vietato!». Rise… e rimase tra noi.
Doride
*

Ciao Nicola! Saluto un’anima bella, geniale, sensibile… un
concentrato di ironia e intelligenza. Credo che l’enigmistica per
da una persona speciale, uno di quelli che mi hanno fatto star
bene in questo folle mondo di creativi.
Mi mancherai, mi mancherà il tuo spirito libero, la capacità di volare sopra tutto e tutti con una leggerezza che ti ha reso veramente unico.
Laurina
L’ ultimo ciliegio
Superata in qualche modo la fase più acuta della pandemia, Ilion mi telefonò,erano i primi mesi del 2022, per confermarmi, con voce rotta dall’emozione,che avrebbe partecipato al Simposio Toscano della “ripartenza”, programmato di
nuovo nell’ospitale Ciliegio di Monteriggioni in data 2 aprile.

Aprile il dirimpettaio!
Aprile il dirimpettaio!


Come sempre lo avrebbero accompagnato i fedeli amici Giuseppe e Pasquale Izzo, due persone davvero generose e tanto care che mai dimenticheremo.
Con loro pure il simpatico fantasiologo Massimo Gerardo Carrese (Algernon)
.

Nelle ultime stagioni della sua vita, sempre più impossibilitato a muoversi senza arrecare troppo disagio a sé e agli altri, Nicola rimaneva comunque legatissimo alla nostra manifestazione.

Sapeva già dove andare a dormire la sera precedente,conosceva il luogo del Simposio e là si sentiva ormai di casa.

Per noi Ilion rappresentava anche un valido collaboratore, dato che spesso
ricorrevamo ai suoi giochi per compilare il modulo solutori distribuito nell’occasione: lavori sempre onesti, di qualità, non impossibili da risolvere.

Dallo scorso 1° agosto più volte ho guardato e rimirato la foto di gruppo scattata da Manuela in quello che per lui sarebbe stato l’ultimo appuntamento con la terra di
Toscana:l’aria sorniona, un po’in disparte, attorniatoda tanti enigmisti chelo stimavano e gli
volevano bene.

Ogni volta riusciva, nei diversi concorsi banditi, a meritare qualche medaglia, ma certo la sua più grande soddisfazione fu il successo riportato nel Concorso Poetici
dedicato, proprio nel 2022, al ricordo del compianto autore senese Giuliano Ravenni (Il Priore).

Si mostrò molto orgoglioso della targa, apparendo commosso al momento della premiazione.

Potrei scrivere altro, la sua tristezza nell’annunciarmi che non avrebbe più potuto partecipare ai Simposi del 2023 e del 2024, la gioia che mi procurò firmando una preziosa prefazione al mio volume di “sprazzi” “Faville nella notte”, edito da Penombra, da me più modestamente ricambiata nel commentare una sezione del suo sofferto e intenso volume di poesie dal titolo “Dietro vetri di finestra”.

Di una cosa sono certo: ci sarà sempre un posto apparecchiato per lui ai tavoli del Ciliegio, così come per Luca Langense e Nicola Laconico, altre due anime che tanto ci mancano, all’ombra del Ciliegio in fiore, ogni volta che sboccia

Scritto da:

Vincenzo Ceraldi

Avvocato cassazionista blogger da oltre un ventennio innamorato della sua terra e della sua famiglia che lo corrisponde! Amministratore comunale dal 2003 al 2008.