Casa Nicola Aurilio

DECADENZA DEI BORGHI di N. Aurilio
I paesi hanno vita dai propri
abitanti, e questi da risorse e opportunità che il luogo concede.

Purtroppo nei nostri contesti le occasioni per condurre una vita dignitosa mancano o. almeno, sono sempre di meno.

Manca il lavoro, fonte principale di benessere e di elevatezza sociale; mancano i servizi, scuole adeguate a una reale formazione; l’industria è assente, (rapita dai signori del Nord, che, con la loro solidarietà hanno pensato bene di traferire nelle loro ricche regioni quel poco di industrializzazione presente fino a qualche decennio fa. Del resto la storia ci insegna che ciò avviene da 160 anni, cioè dall’unità d’Italia), manca anche il turismo, visto che non vi sono attrattive tali da richiamare persone.

Ulteriore disagio è l’assenza, quasi totale, di artigiani, rendendo difficile reperire anche un semplice ciabattino o un sarto in grado di attaccare un bottone.

Eppure questo sarebbe un settore capace, almeno in parte, di risollevare le sorti di parecchie famiglie, assicurando un reddito non disprezzabile e, nel contempo, rendendo l’esistenza della cittadinanza meno difficoltosa. La frazione di Casale (dato che ci vivo ne conosco meglio la realtà) di artigiani indigeni ne è quasi completamente priva.

Un barbiere originario di Nocelleto, una fruttivendola di un altro paese, un panettiere di Cascano, estetista polacca, bar di Casanova, orafo di Falciano, ecc.

Ben vengano questi signori ad alleviare disagi dei casalesi, ma sconforta il fatto che, ai mestieri, i miei compaesani voltino le spalle.

Senza voler abusare di retorica, possiamo affermare che il lavoro è dignità.

Qualsiasi lavoro.

Allora perché i nostri (pochi) ragazzi non imparano un lavoro?

Inerti li vediamo bivaccare frustrati davanti a qualche bar in attesa che il padrino di turno offra loro un “posto” o, meglio, uno stipendio, magari sottopagato ma sicuro e senza troppo dover affaticarsi.

Un tempo, ormai remoto, Casale era la frazione meglio attrezzata e spesso capitavano persone di località vicine, sia per avere una giornata di lavoro, sia per farsi leggere una semplice lettera da uno dei tanti professionisti della mia località. Ora anche loro mancano, perché i ragazzi, sfiduciati, abbondano gli studi e sempre più raramente li concludono con una laurea.

Ovviamente è difficile risolvere un trend così consolidato, ma perché non provarci? Santiddio, è meglio vegetare in attesa del panariello dall’alto che rimboccarsi le maniche?

Il problema in questi ultimi tempi si aggrava sempre più, anche perché i finanziamenti ai Comuni vengono ridotti ogni anno e, quindi, questi non hanno fondi per nuove assunzioni di personale.

Pensate che a Carinola, comune di ben sette frazioni, vi sono solo due vigili urbani, due volenterose ragazze che, ovviamente, non possono fronteggiare le problematiche che si si verificano in un territorio così vasto.

Chi scrive non è mai stato tenero con l’amministrazione comunale, spesso carente e impreparata, ma bisogna pur ammettere onestamente che, mancando fondi, non è facile fare meglio e di più.

La bacchetta magica esiste solo nelle favole.

Allora diamoci una mossa e, dove è possibile portiamo il nostro contributo per migliorare la situazione, magari modesto, non in grado di risolvere i grandi problemi, ma certo una pietra si può portare alla costruzione della nostra casa comune.

Piccoli esempi: Come detto tempo fa con qualche fiore sui nostri deserti balconi; organizzando piccole feste a costo zero, magari di carattere culturale o semplicemente ricreativo, non gettare in strada cartacce, cicche di sigarette o altro, offrire un minimo di solidarietà ai bisognosi, riunire la miriade di minuscoli produttori in cooperative, e qui penso ai vari viticoltori che, da soli, sono impossibilitati ad offrire un prodotto ottimale, insieme potrebbero farlo. A che serve produrre quattro bottiglie di vino, piuttosto modesto, e spacciarsi per industriali enologici?

Queste e tante altre piccole iniziative potebbero migliorare la permanenza in questi luoghi scordati da Dio e dagli uomini.<\strong>