CASERTA, 29.11.2021, BUSTE DI PLASTICA ILLEGALISEQUESTRATI 2000 chili di shoppers non conformi alla normativa di settoreed elevate

sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa50.000,00 Euro.

Nell’ambito di specifica campagna di controlli volta alla verifica delle borse inplastica commercializzabili, cosiddetti “shoppers”, il Nucleo Investigativo di PoliziaAmbientale, Agroalimentare e Forestale operante all’interno del Gruppo CCForestale di Caserta e la Stazione CC Forestale di Marcianise, hanno posto insequestro quasi 2000 chili di buste in plastica non conformi alla normativa di settore,elevando sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa 50.000,00Euro.

Sono stati passati al setaccio svariati punti vendita dislocati nell’agro aversano e nellastessa città Capoluogo di Caserta, laddove sono state rinvenute, oltre a quelle legali,numerose borse in plastica non conformi, “nascoste” dai negozianti sotto il banconedella cassa, per poi essere utilizzate all’occorrenza per imballare l’articolo acquistatoper consentire il trasporto al cliente.

Tra i controllati, anche un grande centro di distribuzione sito nella zona industrialeASI di Carinaro (CE) ove è stata accertata, all’esito di rilevazione tecnicamicrometrica, la commercializzazione di oltre 1000 Kg di shoppers illegali del tipo“Borse riutilizzabili”, all’uopo sottoposte a sequestro.

Nella circostanza, la verifica havisto operare, al fianco dei Carabinieri Forestali, personale specializzato dell’UnitàOperativa Tutela Ambientale della Polizia Municipale di Napoli, essendo laproblematica delle borse non a norma fortemente diffusa nelle province di Napoli e diCaserta, con evidenti punti di interconnessione tra due realtà territoriali limitrofe checondividono le medesime criticità ambientali.

Oggetto delle verifiche, dunque, la commercializzazione delle Borse per il trasporto“biodegradabile e compostabili” e delle Borse riutilizzabili “in plastica tradizionale”,che, per essere legali, devono essere conformi a determinati standard.

La normativa vigente sugli shoppers, quale recepimento, nel 2017, di una direttivaeuropea, è contenuta nel Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006) e si applica atutte le borse di plastica e, pertanto, sia a quelle realizzate con polimeri, con o senzamanici, sia a quelle fornite ai consumatori per il traporto di merci e prodotti, iviincluse quelle richieste ai fini di igiene o fornite come imballaggio primario peralimenti sfusi, tipiche dei reparti ortofrutta, gastronomia e similari.In particolare, le Borse riutilizzabili in plastica tradizionale, con maniglia esterna ointerna alla dimensione utile del sacco, per essere a norma, devono rispondere adeterminati requisiti di spessore che si misurano, per ciascuna parete della busta,utilizzando strumentazione tecnica denominata micrometro.

Dette borse devono inoltre contenere una determinata percentuale di plastica riciclata in considerazionedel tipo di imballaggio, ovvero se destinato a generi alimentari o a prodotti diversi.

Le Borse per il trasporto “biodegradabile e compostabili”, devono invece possedereentrambe le caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità, attestate dacertificazioni rilasciate da organismi accreditati, e devono possedere un contenutominimo di materia prima rinnovabile secondo le percentuali determinate sulla base diuno standard definito dalla norma. Detti imballaggi in bioplastica rappresentano un’alternativa sostenibile a quelli inplastica tradizionale, avendo la capacità di essere degradati in sostanze più semplicimediante l’attività enzimatica di micro-organismi fino ad essere raccolti con i rifiutiorganici umidi, ai fini del riciclo organico.

Il fine di tale normativa è quello dicontrastare l’inquinamento dei mari e degli oceani dalle plastiche e microplastiche,una situazione che determina effetti negativi sull’intera catena alimentare marina e, diconseguenza, anche sull’uomo.

Inoltre, l’utilizzo di questi nuovi materiali biodegradabili e compostabili fa sì che, altermine del processo di compostaggio, quello che era un imballaggio possa contribuire alla creazione di compost, prodotto biologicamente stabile, ricco dihumus, usato in agronomia per favorire la fertilizzazione dei campi sottoposti acolture, ma anche per combattere l’impoverimento del suolo, la desertificazione e l’erosione.