Poco più di una settimana fa si è spento a Roma all’età di 89 anni il dottor Vito SCIAUDONE una personalità che per motivi

professionali e non solo si è reso protagonista in positivo in eventi, come come l’arresto dell’attentatore di a Papà Giovanni Paolo II

Grazie al ns. amico di sempre dott.Antonio Sciaudone ed ed alle notizie preziose fornite dal figlio del dott.Vito, Federico siamo riusciti a dare ai nostri amati lettori un prezioso ed esauriente dipinto di un protagonista degli ultimi decenni.

Nato a Roma il 24 aprile 1933, secondo di tre figli (Caterina e Giulio).

Il padre Angelo Sciaudone, nativo di Casanova, era magistrato mentre la madre, Antonietta Lancia, era originaria di un paese di provincia di Frosinone, Rocca d’Arce.

Trascorreva a Casanova di Carinola con la sua famiglia molto tempo.

Ricordiamo di averlo incontrato in occasione dell’allestimento nel Borgo Laurenzi di un “Presepe vivente” in detta frazione.

In particolare, il periodo di tempo successivo al passaggio del fronte alleato nel 1943: la sua famiglia, dopo aver trascorso un periodo di vacanza a Casanova, rimane bloccata dal passaggio del fronte di guerra (fronte del Volturno e di Cassino) e rimarrà per un lungo periodo nella casa di famiglia.

Dopo aver concluso gli studi in giurisprudenza presso l’Università la Sapienza di Roma, vince il concorso per “funzionario di Pubblica Sicurezza” e viene assegnato alla Questura di Roma dove ricoprirà, negli anni successivi, l’incarico di Dirigente di diversi Commissariati di Pubblica Sicurezza e la funzione di vice Capo di Gabinetto.

Nel corso di questo periodo di carriera è impegnato in numerose manifestazioni di ordine pubblico e si troverà a gestire anche diverse situazioni emergenziali e nodali per la sicurezza nazionale, scaturite da attentati compiuti dalle frange terroristiche sia di destra sia di sinistra.

Viene poi assegnato al Commissariato di PS Borgo a Roma con competenza a vigilare su piazza San Pietro.

Qui, il 13 maggio 1981, verrà ferito l’allora papa Giovanni Paolo II. Il servizio d’ordine da lui predisposto e diretto permetterà di bloccare e arrestare immediatamente l’attentatore Ali Agca.

E’ stato successivamente dirigente del commissariato “Prati” con competenza sulla gestione dell’ordine pubblico in occasione delle partite di calcio delle due maggiori squadre di calcio romane, Roma e Lazio, che si svolgono allo Stadio Olimpico. In quegli anni, ha gestito con professionalità e competenza numerosi big match, soprattutto della Roma di Eriksson, tra cui si annoverano, in particolare, quelli contro il Napoli di Maradona che richiamavano allo Stadio Olimpico migliaia di tifosi di entrambe le tifoserie.

Purtroppo agli onori della cronaca nera sportiva di queste ore per gli scontri tra romanisti e napoletani a Badia al Pino che ha causato il blocco dell’A2 per alcune ore.

Nominato Questore, ha svolto le funzioni di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza nelle Questure di Arezzo e Perugia. Successivamente, è stato nominato Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza.

Il personale e i colleghi ne hanno sempre riconosciuto le doti professionali e umane, elementi che hanno costituito i tratti caratteristici della sua carriera.

Sposato dal 1968, padre di due figli, Federico e Giovanni.

E’ stato sempre e particolarmente legato a Casanova ove gli piaceva trascorrere, soprattutto dopo la pensione e ancor di più dopo la scomparsa della moglie, Maria Vianello, lunghi periodi.

Il 1° gennaio u.s., si è spento a seguito di una malattia, scoperta pochi mesi prima.