Presidente del COA di S.Maria C.V.

Elezioni Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere
21-22-23-24-25 settembre

Ore 9.00 – 14.30
Presso Fondazione Fest – In Via Lussemburgo – S. Maria C.V.

Gruppo “Dignità Forense”

In merito all’esclusione dalla competizione elettorale dell’avvocato Angela Del Vecchio Leader del gruppo “Dignità Forense” si segnala quanto segue:

La candidatura è stata presentata nella piena consapevolezza del rispetto del Regolamento elettorale e dei principi di diritto fissati dalla Suprema Corte. La Commissione elettorale, questa volta presieduta dal commissario nella persona dell’avvocato partenopeo Eugenio Cricrì, è nuovamente intervenuta a gamba tesa, palesando notevoli dubbi sulla sua terzietà. La motivazione utilizzata per l’esclusione della candidatura dell’avvocato Del Vecchio è contraddittoria rispetto a quella utilizzata per la dichiarazione di incandidabilita’ di un altro collega, la qual cosa raggiunge i limiti dell’inverosimile.
Tant’è vero che l’esclusione è stata determinata con votazione a maggioranza dei componenti presenti, tra cui i commissari straordinari avv. Eugenio Cricrì ed avv. Sergio Longhi che per ragioni di opportunità avrebbero dovuto astenersi. E ciò nonostante la richiesta di rinvio per meglio approfondire tale contraddizione in termini. E invece, gli avv.ti Floriana Rotunno, Monica Tedeschi e Biagio Trapani, senza colpo ferire, hanno votato per l’esclusione, tra gli altri, dell’avv. Angela Del Vecchio.

Quanto accaduto è sintomatico di un incomprensibile pregiudizio verso l’avvocato Del Vecchio, la cui determinazione e forza elettorale spaventa gli “apparati” al punto da escludere la stessa dalla competizione elettorale “a tutti i costi”. Probabilmente, le ragioni di tale esclusione sono da ricercare all’esterno del Consiglio dell’ordine degli Avvocati e tra organismi politici che di fatto stanno cercando di manipolare le elezioni.

Il gruppo “Dignità Forense”, non consentirà indebite intrusioni e, forte delle nuove adesioni, porterà avanti il progetto di rinnovamento, nonostante scelte ambigue sulle quali presto si farà chiarezza.

In merito alle responsabilità dell’avvenuto commissariamento del COA

Alcuni organi di stampa hanno erroneamente ricondotto la responsabilità del Commissariamento del Consiglio al gruppo “dignità forense”.

Nulla di più falso !

La verità è sotto gli occhi di tutti!

E’ opportuno che la classe forense, chiamata a rinnovare il Consiglio dell’Ordine, conosca la realtà dei fatti in modo da non poter più riconoscere preferenze ai medesimi soggetti che, tra personalismi e frammentazioni interne, hanno già una volta determinato la paralisi dell’ente e, nel contempo, comprendere la necessità di un voto compatto dell’intera compagine di “Dignità Forense” al fine di perseguire ed adottare i provvedimenti necessari a tutela di tutti gli avvocati – nessuno escluso – che solo una maggioranza coesa può assicurare.

L’avvocato Angela Del Vecchio, esclusa anche dalla precedente tornata elettorale, non era Consigliere e, pertanto, non le si può attribuire alcuna responsabilità diretta né per la sfiducia al Presidente più votato né per le dimissioni rassegnate da consiglieri di altre compagini.

Tutti sanno che nel periodo immediatamente successivo alle ultime elezioni tre consiglieri del gruppo di “avvocatura del fare” (gruppo che oggi non si ripresenta alle elezioni) ed in particolare la collega indicata come Tesoriera, rompendo l’accordo programmatico stilato con i 9 consiglieri di “Dignità Forense”, hanno arrabattato, unitamente ad altre minoranze interne, una nuova maggioranza consiliare che non è stata in grado di gestire né l’attività ordinaria né l’attività straordinaria, per poi implodere con le dimissioni degli stessi tre membri che originariamente ne avevano concepito la creazione. In siffatto contesto, il venir meno del numero legale a seguito delle dimissioni di alcuni consiglieri, ha determinato il commissariamento.

Tuttavia è paradossale come, nella pur breve parentesi fallimentare, un consigliere uscente, non appartenente al gruppo “dignità forense”, ha utilizzato il COA come strumento personale di ascesa politica/partitica.

Queste sono le motivazioni che devono indurre la classe a comprendere che la scelta che si accinge a fare deve essere ponderata sul grado di affidabilità dei candidati circa l’obiettivo comune che è: restituire dignità al Foro di SMCV.

In ordine alle candidature all’interno del gruppo “Dignità Forense”.

Le candidature non sono improvvisate o dettate dalla voglia di fare semplicemente esperienza.
Invero, sono il risultato di un percorso di impegno e di partecipazione alle iniziative intraprese nell’interesse della classe. Tutti hanno alle spalle una partecipazione attiva nella rappresentanza e nell’associazionismo forense. Da oltre dieci anni, con spirito di servizio, sono vicini ai colleghi e si prodigano per risolvere ciò che il COA non è stato in grado di fare.

Mentre altre compagini hanno pensato solo ed esclusivamente ad occupare poltrone, il gruppo “Dignità Forense” non si è mai risparmiato attraverso emendamenti su specifici argomenti (come ad esempio la riduzione delle tasse d’iscrizione) che sono stati sistematicamente “bocciati” da una maggioranza tanto ambigua quanto imbarazzante sul piano della capacità di gestione.

Un esempio ulteriore è il totale silenzio dinanzi a provvedimenti assolutamente illogici e lesivi per la categoria, dettati in periodo di emergenza sanitaria da parte della maggioranza uscente.
Dignità Forense, garantisce sin da subito, che molti di questi provvedimenti, tra cui alcuni particolarmente svantaggiosi, saranno immediatamente cancellati.

A tal proposito si segnalano, quali punti programmatici per l’attività del COA all’indomani delle elezioni:

1) Difesa della Dignità e decoro dell’Avvocato attraverso un puntuale controllo del rispetto della deontologia.
2) Condivisione e coinvolgimento della classe in uno sforzo comune finalizzato agli obiettivi da perseguire. A tal fine, costituzione di un Osservatorio di Giustizia per la collaborazione ed il dialogo con gli uffici giudiziari, con particolare attenzione alle problematiche di funzionamento di questi ultimi.
3) Immediata adozione di un protocollo con associazioni di volontariato presenti sul territorio per la collaborazione presso gli Uffici del Giudice di Pace del circondario, onde sopperire alla cronica carenza di personale.
4) Azione incisiva su Cassa Forense attraverso i delegati di territorio nonché accesso ai Fondi Europei.
5) Sinergia con la Fest per l’adozione di un adeguato programma di formazione, eseguito dagli Avvocati per gli avvocati, ivi compreso l’istituzione di Commissioni di studio per le problematiche forensi e formazione, interagendo con le Associazioni presenti sul territorio.
6) Adeguamento del Fondo di Solidarietà professionale nel Bilancio Consiliare.
7) Rilancio dell’Organismo di mediazione e costituzione di un Organismo di gestione della crisi da sovraindebitamento.
8) Adozione di protocolli di intesa per la liquidazione della difesa di Ufficio, patrocinio a spese dello Stato e con l’agenzia delle Entrate per la cessione crediti degli avvocati.
9) Creazione di un’applicazione su cui pubblicare i calendari ed i ruoli di udienza degli uffici del circondario.
10) Adozione di un protocollo con la Presidenza del Tribunale con cui predeterminare i compensi professionali e le spese a liquidarsi e, contestualmente, rafforzare la vigilanza del COA attraverso la Commissione Massimario, sul rispetto dei parametri forensi.
11) Disciplina Avvocati Stabiliti nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale.

Cordialità

“Gruppo Dignità Forense”

Angela Del Vecchio

Candidati “Dignità Forense”

Laura Catalioti
Emilia Borgia
Gianmarco Carozza
Enzo Di Tommaso
Salvarore D’Albenzio
Marisa De Quattro
Paolo Falco
Tiziana Ferrara
Marco Gentile
Claudio Petrella
Pasquale Romano
Antonio Spallieri
Ugo Verrillo
Rosaria Zema