La domanda quotidiano del giorno per noi poveri valvassini delle cosiddette e così scritte anche nel segnale stradale di indicazione sul
bivio di Ventaroli sulla Statale Appia ville di Carinola, è:
”Si potrà raggiungere la capitale del comune senza fare circumnavigazioni stamane?
Dovremo ancora una volta fare retromarcia davanti ad una macchina operatrice che sembra messa apposta di traverso per renderci la vita ancora più difficile di quanto non sia e costringerci ad allungare il percorso percorrendo la statale fino al bivio che porta alla via Rio Persico quindi Nocelleto e poi Santa Croce con l’alternativa delle forche “Guarusine”?
Al Porridge quotidiano e per la prima volta oltre allo sciroppo d’acero aggiungo i mirtilli “dalteriani” che Carlo, bontà sua mi ha regalato, così festeggio se si passa!
E se non si passa festeggio lo stesso https://www.carinola.net/si-passa-festeggionon-si-passa-festeggio-lo-stesso/ raccontandovi una storiella raccontatemi anni fa dal parroco di Ventaroli dell’epoca “don Barile”, originario di Avellino, mentre l’indimenticabile zio Attilio se la godeva come al solito sulla sdraia e con la retina per i capelli impomatati con la brillantina in testa!
Eccola: A Pompei uno scugnizzo improvvisatosi guida per una turista inglese che ad ogni ben di Dio visitato nello straordinario sito archeologico unico al mondo, esclamava:”avere anche noi in Inghilterra!” mostró un paio di gioielli di toro sistemati dallo stesso scugnizzo la sera precedente in una stanza! Appena la Miss esclamò la solita frase lui ribattè: “signurì me rispiace erano due sole e stanno ccà!”
