Associazione Mondragone Bene Comune
Comunicato stampa
Speriamo che con De Luca vadano via anche le sue “propaggini”

Per fortuna a volte arriva qualche buona notizia a rendere meno insopportabile il “tempo sbandato” che ci è dato vivere. E’ il caso della sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale la legge della regione Campania che consente al presidente della Giunta regionale uscente che ha già svolto due mandati consecutivi di candidarsi per un terzo, mettendo così la parola “fine” alle pretese del “Sommo Governatore” (ancora per poco). Noi dell’AMBC non abbiamo mai avuto dubbi a tal proposito e per tempo avevamo praticamente già detto tutto: https://www.craterenews.it/2024/02/mondragone-ambc-torti-e-ragioni-del-presidente-de-luca/. Ovviamente, come si suol dire, il “veleno è nella coda” e nei mesi che ci separano dell’uscita di scena dell’attuale inquilino di via Santa Lucia saremo purtroppo ancora costretti a fare i conti con la sua “politica politicante”, con tanti capricci, con non esaltanti sceneggiate, con ripetuti strali e con pretese più o meno velate. Mentre vorremmo tanto che una volta per tutte questo “eterno politicante” fosse “mannato a quer paese”, come recita una famosissima canzone di Alberto Sordi, soprattutto perché quella che ci lascia è una Regione in piena emergenza sociale.
C’è ora da sperare che anche le “malefiche propaggini” che in questi due lustri si sono innestate sul territorio possano essere definitivamente estirpate. Tutte le Coalizioni dovrebbero sbarrare la strada a questi “personaggetti” che tanto male hanno fatto alla politica e metterli alla porta, ritenendoli “indegni” di qualsiasi candidatura. Temiamo però che ingolositi dai presunti consensi che questi “civici traffichini” dicono di vantare (consensi che si sa come si ottengono), qualcuno a destra o a manca (perché questi “cinici civici” sono al di là, sono politicamente fluidi) potrebbe cedere e riportarli in pista. Questa Provincia e i nostri Comuni devono invece poter voltare definitivamente pagina e farla finita con “i traffici”, le clientele e le illegittimità di questi anni, che non di rado hanno colpito a morte i valori dell’onestà e della legalità e portato al fallimento non poche realtà comunali. Si deve dire basta all’arroganza di chi pensa di poter scorrazzare (a spese nostre) per tutto il territorio provinciale e mettere becco in ogni azione amministrativa, condizionandola pesantemente per piegarla illegittimamente ai propri interessi e tornaconti e al più becero “amichettismo”.
Sono tante le riflessioni e le analisi che si dovranno ancora fare (dati alla mano) su questi lunghi 10 anni. Iniziamo a fare luce sul “disastro sociale” che ci lasciano, ricorrendo a qualche dato dell’ultimo Rapporto del Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia – Gruppo CRC. A proposito della regione Campania nel Rapporto si legge: “La percentuale di persone di minore età in povertà relativa è del 37,1%, superiore di ben 14,9 punti rispetto alla media nazionale e registrando un trend in aumento rispetto al precedente Rapporto (era del 34,4%) … I bambini e i ragazzi di 6-17 anni che nel tempo libero hanno l’abitudine alla lettura di libri sono il 35,4%, inferiore di ben 17 punti rispetto alla media nazionale (52,4%) … La percentuale di bambini e ragazzi di 3-17 anni che, nel tempo libero, praticano sport in modo continuo o saltuario è del 41,9%, il valore più basso tra tutte le regioni e inferiore di ben 15,9 punti rispetto alla media nazionale … Ben il 77% delle classi della scuola primaria (statali) non ha il tempo pieno, registrando un divario di 17,7 punti dalla media nazionale (59,3%). La percentuale di alunni della scuola primaria che usufruisce del servizio mensa è del 24%, inferiore di ben 33,5 punti rispetto alla media nazionale … Il tasso di mortalità infantile è del 3,11% (media nazionale 2,57%) … i livelli di esposizione della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato PM 2,5 superiore a 10 mcg/m3 è dell’88,2%, superiore rispetto al dato nazionale del 76,2% … la percentuale di minorenni che va a scuola solo con mezzi pubblici è dell’11,5%, inferiore rispetto alla media nazionale del 19% … ). E si potrebbe tristemente continuare.
Ma da “personaggetti” di tal fatta, ossessionati dal cemento, dal consumo di suolo e dall’asfalto non potevamo certamente aspettarci attenzione nei confronti delle persone, dei minori, dei giovani, delle donne, dell’ambiente o della qualità della vita, né sensibilità per il deserto sociale che inghiotte migliaia e migliaia di persone e inchioda inesorabilmente la Campania in fondo a tutte le classifiche!