
PAESE Sei pietre e salitee pane strappato a sfinite zolle la tua storia conosce rughe di mani arate dalla fatica.
Mute anime ai focolari intrecciano ricordi a solitudine,fuori, sul limitare degli usciindugia un tempo che non sa farsi vita.
Brani di antichi giorni tornano a ferire i vecchi accucciati nella sera.
Io ti somiglio ho la polvere delle tue macerie nel respiro il dolore che abita le tue case.
Ogni tua pietra mi erige e mi è giaciglio ogni tuo sangue mi palpita.
Qui c’era mia madre e ogni altro amore, Qui è ancorata l’anima.
Qui un trepido sussurro porta ai cosmi croci di parole.————–
Poesia del Primo Maggio:
PAESE Sei pietre e salitee pane strappato a sfinite zolle la tua storia conoscerughe di mani arate dalla fatica.
Mute anime ai focolariintrecciano ricordi a solitudine,fuori, sul limitare degli usciindugia un tempo che non sa farsi vita.
Brani di antichi giornitornano a ferire i vecchi accucciati nella sera.
Io ti somiglioho la polvere delle tue macerie nel respiroho il dolore che abita le tue case.
Ogni tua pietra mi erige e mi è giaciglio ogni tuo sangue mi palpita.
Qui c’era mia madre e ogni altro amore, Qui è ancorata l’anima.
Qui un trepido sussurroporta ai cosmi croci di parole.———————–
Sembra proprio che la poesia non sia più di moda!