Qualcuno si sta occupando della vaccinazione dei migranti?
Comunicato Stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune
I migranti regolari e, soprattutto, irregolari che vivono nel nostro territorio sono tra le fasce più esposte alla pandemia, ma rischiano di restare escluse dalla vaccinazione, nel silenzio dei media,

dell’Amministrazione Pacifico e dei responsabili locali dell’ASL. Nonostante siano più esposti ai pericoli del contagio, rischiano di scivolare in fondo alla lista delle priorità, se non addirittura di essere esclusi dalla vaccinazione, pur essendo tra coloro che ne avrebbero più bisogno. La pandemia ha senz’altro reso ancora più difficili le condizioni di vita delle persone migranti che vivono a Mondragone e lungo il Litorale della Domiziana, amplificando gli impatti sanitari ed economici della Covid-19. Sul fronte sanitario, in particolare, le maggiori difficoltà di accesso ai servizi sanitari e le barriere linguistiche ritardano le diagnosi e il ricovero, aggravando le conseguenze della malattia. Lo abbiamo constatato con mano con il focolaio dei cosiddetti palazzi Cirio che ci portò alla ribalta internazionale. Ma da allora, spenti i riflettori, tutto è ritornato come prima. Nessun progetto per la sicurezza, il welfare, l’integrazione, la legalità. Niente di niente! E gli ambienti in cui sono costretti a vivere molti di loro, a partire dall’affollamento e dalle precarie condizioni igieniche spesso esistenti in appartamenti non di rado locati al nero, continuano ad essere a rischio e a rappresentare un grave problema per loro e per l’intera città. In città dopo un paio di propagandistiche giornate sulla campagna vaccinale è ritornato il solito silenzio assordante. Silenzio che diventa totale a proposito delle vaccinazioni per i migranti comunitari ed extracomunitari presenti nella nostra Comunità. In assenza di interventi per favorire l’accesso al sistema sanitario, molti di loro, nel disinteresse generale, rischiano di non ricevere il vaccino. La pandemia, tra le tante altre cose ci ha insegnato che la salute del singolo è legata a doppio filo alla salute dell’altro. Quindi, non vaccinare gli immigrati regolari o non, comunitari o non, sarebbe, oltre che illegittimo e incostituzionale, anche condotta estremamente miope per la tutela della salute collettiva. Per vaccinarsi, i cittadini extracomunitari irregolari devono richiedere il tesserino STP (Straniero Temporaneamente Presente) mentre i comunitari senza tessera sanitaria italiana devono chiedere il tesserino ENI (Europeo Non Iscritto). Si tratta di un diritto che però rischia di rimanere sulla carta se non ci sarà qualcuno che istituzionalmente cercherà di occuparsene. Qualche settimana fa l’AIFA aveva chiarito che: “Sulla base di quanto sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana e di quanto previsto dall’articolo 35 del Testo Unico sull’immigrazione, può essere accettato: un qualsiasi documento (non necessariamente in corso di validità) che riporti l’identità della persona da vaccinare e/o Tessera sanitaria – TEAM (Tessera Europea Assicurazione Malattia) – Codice STP (Straniero Temporaneamente Presente) – Codice ENI (Europeo Non Iscritto). In mancanza di un qualsiasi documento verranno registrati i dati anagrafici dichiarati dalla persona e l’indicazione di una eventuale ente-struttura-associazione d riferimento”. Quindi, hanno diritto alla vaccinazione tutte le persone residenti o stabilmente presenti sul territorio italiano, con o senza permesso di soggiorno, che rientrano nelle categorie periodicamente aggiornate dal Piano Vaccinale. Il presidente De Luca ha parlato apertamente della necessità di vaccinare contro il rischio Covid-19 gli immigrati, anche gli irregolari, prima dell’estate. “Devono vaccinarsi entro l’estate – ha dichiarato De Luca durante una delle sue dirette settimanali video social per fare il punto sulla situazione – anche gli irregolari che ovviamente sfuggono ai controlli. Per questo abbiamo un piano per la Piana del Sele (Salerno) e Villa Literno (Caserta) in accordo con associazioni di volontariato e Caritas per le vaccinazioni anche in maniera riservata”. E Mondragone? E il Litorale Domizio? Un sindaco “allo sbando” – che dopo il penoso confronto che ha avuto con la giornalista di CasertaCE e le corbellerie dette a proposito di un probabile appartamento abusivo tirato su presso il nuovo Comando dei VV.UU. dovrebbe soltanto dimettersi e scomparire e che continua a dimostrarsi inadeguato sulla gestione della pandemia (e non solo) – cosa sta facendo per cercare di estendere la campagna vaccinale anche a tutti i migranti presenti sul nostro territorio? E il “padrone della città”, che tutto sa e che tutto sa fare, oltre alle acque minerali e alle cave e oltre a bacchettare (senza alcun contegno istituzionale) qualche suo collega reo di esercitare la funzione legislativa, ha già abbandonato il suo regno nativo? https://www.simmweb.it/attachments/article/1032/2021_TIS_lettera_accesso_vaccini.pdf. Non possiamo non rivolgere -in chiusura- un affettuoso e doloroso pensiero al nostro concittadino Raffaele Conte, costretto, come tanti mondragonesi, a lasciare la propria città per cercare altrove, ove disgraziatamente ha trovato la morte nell’ennesimo incidente sul lavoro. Ai suoi cari, la le nostre più sentite condoglianze.