Una città schiava dell’automobile
Comunicato Stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune
Continuiamo invano a chiedere che la maggior parte della città venga pedonalizzata, che si faccia finalmente qualcosa per diminuire le auto e per abbattere l’enorme traffico

(e relativo inquinamento) su tutte le strade e, in particolare, sulla Domiziana, che si rivoluzioni la mobilità urbana piegandola a quella dolce e che si vada a scuola (ma anche in ufficio e al lavoro in città) a piedi (piedibus) o in bici. Negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità ambientale della popolazione e, in particolare, quella delle giovani generazioni. Una tendenza testimoniata anche dalle manifestazioni dei Fridays for future, molto partecipate anche nel nostro Paese. Uno degli aspetti che più impatta sulla qualità dell’aria e sull’ambiente è il mezzo di trasporto utilizzato per spostarsi. Da questo punto di vista, l’uso dell’auto privata è sicuramente meno sostenibile rispetto al trasporto di massa, come treni e autobus. Mezzi che, tolti i periodi di chiusura dovuti alla pandemia, quotidianamente tante ragazze e ragazzi utilizzano per andare a scuola. Anche perché non tutte le famiglie hanno il tempo o la possibilità di accompagnare i figli a scuola. Per queste ragioni è importante che le scuole di un territorio siano ben collegate con i diversi mezzi di trasporto. L’assenza o il malfunzionamento dei collegamenti tra il territorio e le scuole, oltre a rappresentare un disagio, può essere uno dei fattori che alimentano la dispersione scolastica. Soprattutto nelle aree interne e nei territori meno collegati (come Pescopagano). Ma quante sono le scuole collegate con mezzi di trasporto pubblici? Secondo i dati disponibili più recenti relativi al 2018, quasi 9 edifici scolastici su 10 sono raggiungibili con almeno un mezzo alternativo all’automobile. Tra questi comprendiamo sia i mezzi di trasporto pubblico (di tipo urbano, interurbano o ferroviario) sia lo scuolabus. Una percentuale che mostra una ampia variabilità regionale. Si va dalla quasi totalità degli edifici in Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Abruzzo e Piemonte (dove il dato raggiunge o supera il 97% degli edifici) a circa 2 su 3 in Campania (64%). E a Mondragone? Nella nostra città
-stando all’analisi di Openpolis- ci sono 19 edifici scolastici statali ma soltanto 6 di essi, appena il 31,6%, sono raggiungibili con mezzi pubblici. Per comprendere come anche sulla mobilità casa/scuola siamo del tutto schiavi di automobili e motorini, cerchiamo -come sempre- di vedere cosa accade in alcuni comuni a noi prossimi. A Falciano del Massico ci sono 6 edifici scolastici statali e tutti e 6 (il 100%) sono raggiungibili con mezzi pubblici. A Carinola di edifici scolastici statali ce ne sono 7 e anch’essi (100%) sono raggiungibili con mezzi pubblici. Anche a Villa Literno tutti gli 8 edifici scolastici pubblici sono raggiungibili con i mezzi pubblici (100%). A Cancello ed Arnone ci sono 8 edifici scolastici statali ma soltanto 7 (l’87,5%) sono raggiungibili da mezzi pubblici. A Teano e a Casal di Principe gli edifici scolastici statali sono 16, ma soltanto 13 (81,3%) sono raggiungibili con i mezzi pubblici. A Castel Volturno, infine, gli edifici scolastici statali sono 10 e 6 (il 60%) sono raggiungibili con i mezzi pubblici. Siamo, come sempre, i peggiori!