Avevamo studiato insieme come tante altre volte ed alla fine dell’ora di studio nella fattoria del papà a Nocelleto di Carinola ci

apprestavamo in tre sulla moto a raggiungere il cinema Arlecchino di mio padre ma un duro scontro con un calesse trainato da un asino che proveniva contromano e in direzione opposta su via Rio Persico, all’imbrunire e quindi non visibile se non a distanza ravvicinata, provocò la tragedia in cui Armando perse la vita! Incolumi io che venni catapultato a metri di distanza nel fosso a sinistra della strada in corrispondenza delle prime abitazioni del paese, ed Alberto che era in mezzo, seduto davanti a me e dietro al fratello Armando che guidava la moto.

Purtroppo non ci fu nulla da fare per Armando!

Ho ricordato questo tragico episodio della mia vita sollecitato dalla Omelia della Messa di ieri seguita attraverso RAI UNO!

Sono trascorsi quasi 57 anni ma credo di ricordare quella tragica sera com se fosse ieri!

Ieri, giorno della Divina Provvidenza, invitati alla Santa Messa celebrata nella chiesa della Divina Misericordia da Papa Francesco presenti le Suore della Divina Provvidenza, migranti e detenuti di Regina Coeli e detenute delle Mantellate e a migranti : “Nessuno è sbagliato, nessuno è inutile, nessuno è escluso”.

E a me è venuta in mente questa tragica giornata della mia vita.

Nella sua omelia il Pontefice ieri nella Domenica della Divina Misericordia ha sottolineato: Siamo stati “misericordiati”, diventiamo misericordiosi”attraverso tre doni: dapprima Gesù offre loro la pace, poi lo Spirito, infine le piaghe.Ed ha concluso:”Non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”.

Scritto da:

Vincenzo Ceraldi

Avvocato cassazionista blogger da oltre un ventennio innamorato della sua terra e della sua famiglia che lo corrisponde! Amministratore comunale dal 2003 al 2008.