L’arrivo imminente ma ignorato della nostra “Dolcenera”
Comunicato Stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune
C’è chi -con la colpevole complicità dei Sindaci- si occupa di acqua soltanto per occupare Consorzi e fare “marchette”, incurante del disastro gestionale e dello spreco criminale dell’“oro blu”. E c’è chi

(come gli amministratori di tanti Comuni) con l’arrivo della bella stagione si adopera con apposita ordinanza (che sanno far rispettare) per vietare, per esempio, il prelievo dalla rete di acqua potabile per uso non domestico, con particolare riferimento all’innaffiamento di orti, giardini e lavaggio di automezzi, in modo da contenere gli sprechi. C’è chi si batte per i concessionari delle nostre acque minerali e c’è chi (come fanno tanti Sindaci in Italia) si batte per politiche legate ad un uso sostenibile della risorsa acqua anche per affrontare gli effetti locali dei cambiamenti climatici che stanno riducendo la disponibilità di acqua ad uso potabile nel periodo estivo (e non solo) e per un utilizzo corretto e razionale dell’acqua. L’AMBC coglie l’occasione per ricordare che: un rubinetto lasciato aperto eroga mediamente 13 litri al minuto; il 40% dell’acqua potabile consumata nelle case si utilizza per gli scarichi dei servizi igienici; per una doccia di 5 minuti sono necessari 60 litri di acqua e per riempire una vasca da bagno ne occorrono il doppio; i lavaggi a 30° in lavatrice/lavastoviglie riducono i consumi della metà rispetto a quelli a 90°; azionando gli elettrodomestici a pieno carico si risparmiano dagli 8.000 agli 11.000 litri all’anno; è possibile realizzare semplici sistemi di raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione di giardini e spazi verdi. E, senza volerci minimamente sostituire all’Assessorato all’Ambiente, raccomandiamo a tutti di: controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici per individuare eventuali perdite occulte; usare dispositivi per il risparmio idrico come i frangigetto per i rubinetti; annaffiare le piante con sistemi a irrigazione a goccia e temporizzati; usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico; preferire- per l’igiene personale- la doccia perché consuma meno acqua rispetto al bagno in vasca; non fare scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba; non utilizzare acqua corrente per il lavaggio delle stoviglie e verdure, ma solo per il risciacquo; utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante; fare periodicamente le analisi delle acque che attingiamo dai tanti pozzi (più o meno abusivi) sparsi per la città, evitando l’uso della stessa per fini alimentari e personali. L’AMBC sa bene però che il problema numero 1 è la gestione del servizio idrico. Anche laddove il privato non si è ancora impossessato- in barba al referendum di 10 anni fa- dell’acqua per lucrarci, le gestioni non di rado si connotano infatti per abusi, nomine, clientele, sprechi e disservizi. Quasi sempre a vantaggio di pochi (i soliti faccendieri, i soliti politicanti e le loro temporanee corti beneficiarie) e a scapito di tutti i cittadini. Leggere continuamente di “prebende elargite sull’acqua”, ma non reagire e passare sistematicamente oltre ci porterà al disastro (altro che gli investimenti di distrazione di massa del PNRR). Rischiamo di fare la fine del folle innamorato cantato da Fabrizio De André in Dolcenera. Fin d’ora lanciamo un appello a chi si candida per sostituire l’attuale fallimento amministrativo affinché ci si prepari per tempo (tecnicamente, giuridicamente ed operativamente) per superare l’attuale modello gestionale. Se il Comune non si riapproprierà di alcuni servizi (dall’acqua ai rifiuti, dal parcheggio e dalla sosta alla farmacia, dal cimitero al verde e così via) togliendoli definitivamente dalle mani di alcuni famelici politicanti, dalle grinfie dei soliti privati e dagli appetiti di un mercato malato, non ci sarà alcun cambiamento, ma soltanto la sostituzione dei “giocatori in campo”, i quali continueranno a giocare la solita bruttissima partita. Concludiamo ritornando ancora una volta sul Bonus Cultura. Se sei nato nel 2002 puoi fare domanda per il Bonus Cultura 2021, l’importante iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dedicata a promuovere la cultura fra i giovani. Puoi presentare la domanda fino al 31 agosto prossimo!
Il Bonus potrà essere speso entro il 28 febbraio 2022 in libri, musica, cinema, teatro, danza, musei, eventi culturali, corsi di musica, teatro o lingua straniera, prodotti dell’editoria audiovisiva e, da quest’anno, anche in abbonamenti ai quotidiani. Possono usufruire del Bonus Cultura 2021 tutti i giovani residenti nel territorio nazionale (in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità) che hanno compiuto i diciotto anni di età nell’anno 2020: www.18app.italia.it.

Scritto da:

Vincenzo Ceraldi

Avvocato cassazionista blogger da oltre un ventennio innamorato della sua terra e della sua famiglia che lo corrisponde! Amministratore comunale dal 2003 al 2008.