Prov.le 77 in fondo Casino D’Angelo

Ci chiediamo da tempo chi come e perché su certe nostre strade i lavori sembrano non

terminare mai e anche se non abbiamo la pretesa ma non ci può essere negata la speranza,che chi di dovere ci legga, ciò nondimeno credo, e qui passo al singolare per non essere tacciato di illusione, possa rispondere ad alcune domande sul “chi fraveca e sfraveca non perde mai tempo” che sembra essere il principio cardine dei lavori interminabili sulle nostre provinciali specialmente della SP77 che da settimane, se non addirittura da mesi, senza aver beneficiato di alcuna minima riparazione si vede aperta poi chiusa a tratti per mezza carreggiata, poi richiusa e poi riaperta ancora e tutto questo all’infinito e quanto meno ancora in corso!
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Mi faccio una sola domanda cui nessuno risponderà perché la risposta la conosciamo perfettamente: chi paga? Già in passato si vedevano questi pick-up arancioni con signore e signori a bordo che presumibilmente avrebbero dovuto rasare i rovi ai lati della strada, presunzione scarsamente verificata, avendoli notati più spesso fermi a tutt’altra faccenda affaccendati, comunque dotati di palette utilizzate per fermare o dare il via libera ad automobilisti in transito!

Avessero almeno riparato la derelitta provinciale che si diparte dal cosiddetto “casino D’Angelo” ( il prof. D’Angelo, per chi non lo sapesse fu il primo a curare una riedizione della Storia di Carinola di Luca Menna)per poi terminare appunto un chilometro dopo sulla strada statale Appia, strada da me percorsa quotidianamente per raggiungere il forno di Andrea ed Angelo di Croce di Casale e le loro delizie culinarie!

Troppo buona l’ultima edizione, c’è la mano del figlio d’arte con quell’acciughina appena appena accennata è una straordinaria scarola quasi croccante!